Reclamo N° 52260

Miriam
28 Giugno 2017
A Fine 2015 abbiamo con mio marito acquistato una casa in ristrutturazione in un borgo agricolo appena fuori Firenze, comune di Bagno a Ripoli. Il Comune aveva nel 2013 firmato una convenzione con gli allora proprietari di alcuni immobili del borgo e i venditori (AZIENDA AGRICOLA SANT'ANDREA A MORGIANO) in cui si richiedevano una serie di interventi tra cui allaccio luce elettrica, parcheggi, cisterne per la raccolta del'acqua piovana, approvvigionamento idrico legato alle fonti naturali, e se queste non fossero bastate allaccio a Publiacqua con costi interamente a carico dei proprietari. Ora noi in sede di preliminare di vendita, in sede di compravendita e in sede di stipulazione di mutuo fondiario non eravamo a conoscenza di questa convenzione, e nessuno l'ha allegata ai documenti che abbiamo visionato assieme dal notaio prima delle firme. Al momento attuale cominciamo ad avere problemi con l'acqua (che non c'è a volte per 2 ore la mattina come stamane dalle 6 alle 8) e la convenzione ci appare folle, perchè, vivendo in una collina lontana dall'ultimo borgo abitato, il costo richiesto da Publiacqua per allacciare una abitazione sarebbe pari a 25-27.000 euro a seconda della grandezza. Nella convenzione del 2013 il comune dichiara: "nell'eventualità in cui il suddetto sistema di approviggionamento idrico dovesse risultare carente, i proprietari si impegnano, per sè e per i propri aventi causa a qualsiasi titolo, a realizzare interventi necessari all'allacciamento alla rete idrica e conseguentemente per le canalizzazioni e gli allacciamenti alle utenze a servizio degli edifici oggetto di intervento, in conformità con gli elaborati progettuali facenti parte integrante e sostanziale del PUA, ESONERANDO IL COMUNE DI BAGNOA RIPOLI DA QUALSIASI ONERE E/O OBBLIGO INERENTE IL SERVIZIO DI EROGAZIONE DELL'ACQUA" (ben inteso il comune ha dato abitabilità e noi abbiamo la residenza presso la ns abitazione). E' legale tutto ciò? Noi non siamo firmatari di convenzione essendo subentrati dopo e non avendo avuto nessuna informazione in merito se non dai vicini. Abbiamo già cercato varie volte di trovare una soluzione con i responsabili dell'azienda agricola che ci hanno venduto casa ed effettuato i lavori di ristrutturazione perchè erano in progetto delle cisterne per l'acqua che non sono mai state comprate nè utilizzate, per le loro difficoltà economiche e la lentezza dei lavori dovuti anche alle lunghe procedure burocratiche che il comune di Bagno a Ripoli richiede per ogni intervento, con tempi di risposta molto lenti. La situazione è piuttosto ingarbugliata, ma per ora mi piacerebbe capire come poterci muovere a ns tutela e a richiesta del minimo necessario per vivere,: l'acqua corrente e potabile. Grazie
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