Reclamo N° 314910

Stefano
06 Dicembre 2023
Acquisto cucina in data 1° luglio 2023 presso la sede della controparte, Punto vendita denominato “Semeraro”, ubicato in Ferrara, via Padova, Fraz. Pontelagoscuro. Tutta la vicenda, caratterizzata dall'inadempimento contrattuale e dal danno esistenziale causato dalla controparte, è dettagliatamente descritta nella PEC riassuntiva che le allego; il documento contiene le 4 PEC da me inviate a "S EMILIA SRL" (azienda proprietaria del marchio "Semeraro") e due risposte ricevute. Riassumendo ulteriormente: in data 1° luglio 2023 mia moglie paga l'acconto per l'acquisto della cucina, successivamente (vedi ricevute bonifici allegate) procede al saldo dell'acquisto per un totale di € 5.330 + € 500 per il montaggio e trasporto eseguito da ditta terza rispetto a Semeraro-S Emilia. La data di consegna e montaggio convenuta è il 16 ottobre 2023. In tale data ci viene consegnata la cucina SENZA LAVABO E SENZA RUBINETTO-MISCELATORE. In data 20 ottobre 2023 ci viene consegnato un lavello e un miscelatore "provvisorio" (lavello con una sola vasca al posto delle due ordinate a suo tempo). In data 13 NOVEMBRE 2023 ci viene finalmente consegnato il lavello ed il miscelatore a suo tempo ordinati. Preciso che gli addetti alla consegna e trasporto NON HANNO EFFETTUATO gli allacciamenti di natura idraulica, per cui siamo stati costretti ad avvalerci di un intervento di un idraulico per ben tre volte, anzi quattro perché i tubi forniti da Semeraro erano troppo corti e il 14 novembre 2023 l'idraulico svolge ulteriore intervento per installare i tubi con la lunghezza corretta. Troverete tutto nelle PEC e troverà le mie richieste alla ditta S EMILIA; nell'ultima PEC troverete anche un mio tentativo di chiudere la controversia in via amichevole, ma a quella PEC la ditta non ha risposto, non ci hanno più contattato nemmeno telefonicamente, eccetto che per comunicarci il giorno della consegna del fantomatico lavello + miscelatore. Vi allego anche i preventivi di Semeraro e le ricevute dell'acconto e dei bonifici effettuati da mia moglie. Naturalmente ora non sono più disponibile ad un accordo economico consistente nella mera messa a disposizione del "buono acquisto", nemmeno pari a 400 € come indicato nell'ultima pec spedita. Nell'ambito del tentativo di risoluzione extragiudiziale che - immagino - farete, tenete conto delle spese sostenute per l'idraulico (almeno 500 €) e del danno esistenziale patito (vedasi sempre le pec da me spedite).
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