Gabriella
11 Dicembre 2019
Buonasera, ho un problema con Poste italiane; sono proprietaria da trent'anni di una casa singola, dove ha sempre e solo abitato la mia famiglia; la corrispondenza è sempre stata consegnata puntualmente da tutti i postini che sono passati nel corso degli anni. Da pochi mesi, arriva un postino nuovo per consegnare una raccomandata e, con fare supponente, mi dice che sono obbligata ad esporre il nome sul campanello; gli spiego che i suoi colleghi non l'hanno mai richiesto, sapendo che la casa era abitata solo dalla mia famiglia. Mi risponde che se non espongo il nome, non mi consegnerà più la posta! Gli faccio presente che esiste una Legge europea sulla privacy che mi consente l'anonimato e lui mi risponde che esiste un regolamento delle Poste, che impone la targhetta col nome (il suddetto regolamento è antecedente la Legge europea sulla privacy e mai aggiornato). In ogni caso, rispondendo con tono minaccioso, mi dice di non lamentarmi se non riceverò più corrispondenza e se ne va senza salutare. Ho chiamato il numero verde e ho inoltrato un reclamo; la signora che mi ha risposto, mi ha assicurato che qualcuno mi avrebbe richiamato entro pochi giorni. Dato che non chiamava nessuno, ho telefonato all'Ufficio postale da dove dipende il postino, mi sono presentata con nome e cognome e chi mi ha risposto, non ha voluto darmi il suo nome e mi ha chiesto quale fosse il problema; ho spiegato il problema ed ho chiesto di parlare con un responsabile. Il "responsabile " non mi ha voluto dare il suo nome e mi ha detto che il postino seguiva il regolamento....
Faccio presente che in Paese ci sono parecchi cancelli e portoni privi di nomi , che continuano a ricevere comunque la corrispondenza. Mi sono fatta spedire tre lettere da mia cugina che abita a Milano e, due sono tornate al mittente con la scritta non rintracciabile e la terza lettera, è sparita dopo la mia telefonata di reclamo al responsabile. Desidererei sapere se é lecito questo comportamento da parte di questi irresponsabili che, da mesi mi negano la corrispondenza di banche, bollette , tasse, lettere e se mi posso appellare alla Legge sulla privacy, per evitare di esporre il nome sul campanello, come è sempre stato.
