Reclamo N° 269252

Buonasera, Vi scrivo perché ho avuto una spiacevole esperienza con l'acquisto di alcuni mobili presso il punto vendita di Busnago dell'azienda Casatua Italia srl. L'ordine è stato effettuato il 25/07/2021 con consegna prevista il 24/09-04/10/2021.Il costo totale della merce (trasporto e montaggio inclusi) era di 2100€ e al momento dell'ordine ho effettuato un pagamento con carta del 30%.Abbiamo concordato la consegna il 19/10/2021 (qualche giorno di ritardo ma accettabile considerando anche il periodo).Il giorno della consegna i montatori mi dicono che mancano alcuni pezzi (il magazzino mi aveva detto che c'era tutta la merce quando abbiamo concordato la consegna) e dopo il montaggio ci siamo accorti che alcuni pezzi erano difettosi e andavano sostituiti.Terminato il lavoro i montatori mi chiedono il pagamento del saldo, ma visto che neanche avevo ricevuto tutta la merce mi rifiuto.Chiamano quindi il responsabile del negozio con il quale concordiamo il pagamento di altri 500€ con la promessa che avrebbero terminato il lavoro nel giro di un mese. Passano 40giorni e provo a contattare il punto vendita che puntualmente mi dice che avrebbe verificato lo stato dell'ordine e mi avrebbe richiamata,ma non ricevendo alcuna chiamata decido di presentarmi in negozio.L'addetta in negozio mi dice che il produttore ancora non ha programmato la produzione dei mobili da sostituire/mancanti e di aggiornarci dopo le festività natalizie.Richiamo il punto vendita il 14/01 e mi dicono che ancora non ci sono aggiornamenti.Richiamo dopo due settimane e mi dicono che tutta la merce sarebbe stata disponibile presso i loro magazzini in data 14/02 di sentire poi il magazzino per la consegna. Sento il magazzino e mi dicono che c'è solo un pezzo e il resto della merce non è mai arrivato.A quel punto chiedo la consegna del pezzo che hanno a magazzino in attesa di ricevere il resto. In data 21/02/2022 mi consegnano il pezzo da sostituire, che aveva più difetti del precedente, pertanto chiedo al montatore di lasciarmi quello, ma lui senza ascoltarmi porta via il pezzo sostituito e mi dice di chiedere nuovamente la sostituzione. Provo a contattare il punto vendita non tanto per il pezzo quanto per l'atteggiamento del montatore al quale mi ero rivolta in tutta tranquillità (essendo anche incinta e prossima al parto non intendevo certo adirarmi per una libreria difettosa). Non riesco a contattare il punto vendita telefonicamente,quindi scrivo una mail per segnalare l'accaduto e sottolineare che non avrei effettuato alcun pagamento ulteriore prima di ricevere tutta la merce in buone condizioni e in tempi brevi. Mi rispondono con delle scuse e mi assicurano che mi avrebbero sostituito nuovamente la libreria. Da quel giorno cala il silenzio, io intanto partorisco e smetto di chiamare inutilmente il punto vendita per sentire date di consegna poco attendibili.In data 02/05/2022 scrivo al punto vendita per comunicargli che visti i tempi non intendo più accettare la merce. Si scusano sia al telefono che via mail e mi propongono prima uno sconto di 100€ a mezzo mail, poi un ulteriore buono di acquisto dal valore non definito via telefono, ma rifiuto gentilmente perché ormai avevo perso la fiducia nel venditore. A questo segue una mail minatoria in cui mi chiedono di fissare entro 10gg la consegna per evitare l'aggravio dei costi di giacenza essendo mia la responsabilità per la mancata consegna. A tale mail rispondo che non intendevo accettare e che avevo ricevuto solo una chiamata dal magazzino in data 14/04/2022 alla quale ero impossibilita a rispondere e non riconoscendo il numero non avevo richiamato. Ho traccia di tutte le chiamate effettuate sia al punto vendita che al magazzino a dimostrazione che non era mia intenzione evitare la consegna.Trascorsi i 10 giorni mi hanno inviato in data 19/05/2022 una R/R per chiedere di fissare la consegna entro 7gg altrimenti procedevano per vie legali. Vi chiedo gentilmente come mi conviene procedere, cosa rispondere alla raccomandata e se è necessario un avvocato. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti, Anna Di Martino