Reclamo N° 304530

Vincenzo
07 Agosto 2023
Buongiorno, a seguito di sentenza di un deplrevole Giudice di pace per stillicidio condominiale verso la mia auto con reportage fotografico di circa 30 foto, sono stato comunque condannato! Nonostante tutto il mio legale mi ha suggerito di non continuare ad oppormi perché a suo dire sarebbe "insensato e controproducente". Tale condanna è limitata alle "spese alle liti", cui suppongo da corrispondere al solo legale della controparte, previa emissione di fattura o di altra valida modalità effettivamente fiscale, cosa che appena saputo della pubblicazione questo ha prontamente dichiarato di averla emessa con tanto di specifica di marca da bollo da €2 che lascia intendere nel solo prospetto sintetico di liquidazione che rappresentano le voci indicate dallo stesso giudice. Avendo ignorato volutamente i tempi iniziali di pagamento perché l'intimazione di pagamento era delegata volutamente al CC/bancario di un solo dei componenti la coppia in realtà separata e non più abitante nello stabile, per il quale viene utilizzato tra gli atti ed in comunicazioni il vecchio indirizzo di residenza non più valido, ricevo in data 28/7 l'atto di precetto, conseganto nel modo più spregevole e cioè alle mani di mi figlia minorenne e priva del documento di identità, ancora in fase di emissione, che in realtà scesa per l'attesa della consegna di un pacco postale. In questo venivo intimato a pagare entro 7 giorni la somma in toto o formalizzando una modalità rateizzata, adottando lo stesso meccanismo iniziale, nessuna fattura ne movimenti bancari ufficiali comprovanti il pagamento ma solo il solito prospetto dettagliato e basta. Per evitare di far lievitare il credito, si è stabilito unilateralmente di effettuare tre bonifici per ogni fine mese a far data dal mese di Luglio, Agosto e Settembre. Per quanto sopra, proprio la settimana scorsa mi sono rivolto al COA di Palermo per attingere notizie circa l'operato fino ad oggi adoperato, chiedendo chiarimenti regolamentati da deontologia forense, che ho fatto protocollare ed in attesa di possibile esito, perché inoltre vorrei rivolgermi anche all'agenzia delle entrate per capirne qualcosa su questo latrocinio legalizzato che a me proprio appare come una estorsione bella e buona, pur trovandomi di fronte ad un titolo esecutivo gestito male o non opportunamente corretto, oltre le firme false apposte sul precetto e l'indirizzo di domicilio non più effettivo che si avalla su di un atto ufficiale. Conoscendo la popolarità nei tempi e tra i media dell'Avvocato Dona, come anche lo sarà il suo pregiato Staff di segreteria, spero di ricevere in tempi brevi, maggiori informazioni di rilievo, inerenti e di sicuro utili alla mia posizione di condannato. Grazie e cordiali saluti.
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