Reclamo N° 53910

Tania
10 Luglio 2017
Buongiorno, il 16/06/17 ho firmato un documento che si è rivelato diverso da quello che mi era stato illustrato. Ero convinta di aver firmato per avere l’opportunità di acquistare articoli per la casa a prezzi scontati (tramite un incaricato che sarebbe passato su mia richiesta) e con l’opportunità di un omaggio in caso di acquisto di prodotti della casa produttrice. Avrei potuto spendere fino ad un importo massimo di € 2.960,00 in un anno. Mi è stato detto che non avevo altro obbligo se non tenerli in considerazione. Ho riletto (purtroppo male!) quello che avevo firmato e non mi sembrava che mi obbligasse a fare alcun che. Dopo circa un paio di settimane ricevo una telefonata e un addetto mi comunica che,sarebbe passato un incaricato per rilasciarmi il numero identificativo per abilitarmi all’acquisto . Quando ho incontrato questa persona (era il 04/07/17) la prima cosa che mi ha chiesto è stato cosa avevo scelto dal catalogo. Attonita ho risposto che non avevo scelto nulla perché non mi serviva nessun prodotto e che comunque mi era stato detto che non ne avevo l’obbligo… Ne è scaturita una discussione piuttosto animata in cui è stato invitato a partecipare, telefonicamente, anche il responsabile commerciale, che ha confermato che avrei dovuto spendere € 2.960,00 in loro prodotti e che il contratto da me firmato, non si poteva recedere. Ho ribadito che non avevo intenzione di spendere quei soldi e che anche se ero stata incauta a firmare quel documento ero stata raggirata e se, come si definiva, fosse stata una persona seria mi avrebbe dato l’opportunità di recede il contratto. Purtroppo riuscivo solo ad ottenere commenti del tipo, ma lei doveva leggere le clausole, l’incaricato non le ha parlato di recesso perché viene per vendere e non per recedere contratti, ecc.; così piuttosto alterata ho preso il telefono e ho chiamato i carabinieri. A quel punto il responsabile commerciale ha riattaccato e l’incaricato è andato via con una certa fretta. I carabinieri mi hanno consigliato di rivolgermi ad una associazione dei consumatori per chiarire il problema. Pochi minuti dopo ho ricevuto la chiamata del responsabile commerciale che in accordo con i suoi diretti superiori mi dava l’opportunità di recedere il contratto. Il giorno 05/07/17 ho spedito una e.mail dove chiedevo il recesso che mi è stato confermato con un’altra e.mail. La mia domanda è questa: può bastare una comunicazione di questo tipo per ritenere conclusa questa spiacevole situazione, o è meglio che richieda, per esempio, la loro copia con dicitura “Annullato” o la stessa comunicazione tramite pec? Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
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