Reclamo N° 83135

Jacopo
27 Gennaio 2018
Buongiorno, Vi contatto per chiedere informazioni riguardo ad un infortunio sulle piste da sci. Nel dettaglio in data 27/12/2017 , verso le ore 10:15 del mattino (tutti i dati e gli orari indicati sono perfettamente documentabili sia dal tracciato GPS in mio possesso che dai referti del PS e del Soccorso Alpino), mentre mi trovavo a sciare presso gli impianti sciistici dei Piani di Bobbio (sfruttando la tessera della C.U.S. Milano) sono caduto, riportando una frattura scomposta della clavicola sinistra. Pochi minuti dopo alcuni sciatori e un maestro di sci si sono gentilmente fermati e, constatata l’impossibilità di aiutarmi di persona hanno allertato il soccorso alpino che poco dopo è giunto in mio soccorso, trasportandomi con la toboga fino alla partenza degli impianti. Visto il dolore elevato che non mi consentiva di fare alcun movimento hanno contattato il medico degli impianti, il quale non è stato in grado nelle successive 3 ore di recarsi da me (pare che non vi fossero motoslitte disponibili per trasportare il medico) nè per sincerarsi delle mie condizioni nè per somministrarmi antidolorifici. Dopo aver contattato il 118, il soccorso alpino, su consiglio di un dipendente degli impianti al momento in servizio presso la seggiovia Ceresola, mi ha trasportato a mano in salita, grazie anche all’aiuto di uno sciatore, fino a raggiungere il rifugio Ceresola, accanto al quale doveva essere presente l’infermeria degli impianti, che si è rivelata essere ‘non più esistente’. A questo punto il medico, contattato nuovamente dal soccorso alpino via telefono, si è limitato a suggerire di prendere una ‘Tachipirina’, senza recarsi, nemmeno in queste circostanze, a controllare di persona quanto fosse avvenuto. Ho dovuto poi attendere presso il rifugio Ceresola 2 ore e mezza poiché nessun dipendente degli impianti aveva provveduto ad avvisare il comune (che è stato successivamente avvisato da una dipendente del rifugio e non dai gestori degli impianti) della necessità di liberare dalla neve caduta la strada per permettere l’arrivo dell’ambulanza (essendo peraltro non disponibile l’ elisoccorso a causa delle avverse condizioni meteorologiche e della morfologia della Valtorta). L’ingresso in PS è avvenuto in codice giallo alle ore 14:55. La società che gestisce gli impianti (Imprese Turistiche Barziesi) pretende ora un contributo di 200 euro per il soccorso (contributo che non andrebbe nè al soccorso alpino nè al 118 ma direttamente e unicamente agli impianti) che sinceramente, visto il contributo nullo ricevuto da parte degli impianti e le evidenti carenze infrastrutturali (mi chiedo se sia possibile non avere un infermeria e non inviare il medico a controllare di persona, visto che tra l’altro la frattura della clavicola può avere complicazioni notevoli, come la perforazione del polmone o emorragie interne) non mi sento in dovere di pagare. Volevo pertanto chiederVi se, e nel caso come, occorre procedere. Ringrazio per l’attenzione e la disponibilità e Porgo cordiali saluti.
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