Reclamo N° 230022

Buongiorno, vi volevo chiedere un parere a quanto segue: io e la mia coinquilina abbiamo sottoscritto un contratto di affitto di 3 anni con preavviso di recesso di 6 mesi. In fase di sottoscrizione, abbiamo precisato che il termine di preavviso fosse irragionevole e in accordo, i proprietari, ci hanno detto che in caso di recesso anticipato sarebbero stati disponibili ad accettare un preavviso minore. Per ragioni imprevedibili, mi trovo a dover lasciare l'appartamento e a chiedere di rinunciare ai 6 mesi di preavviso. Tuttavia, la mia coinquilina appartiene alle categorie protette e, vista la condizione pandemica in corso, non ritiene di poter far subentrare un'altra persona nel contratto (cosa che concordo viste le sue condizioni di salute) o che possa trovare una soluzione in poco tempo. Per questo, abbiamo chiesto ai nostri proprietari di ridurre il canone di affitto per 4 mesi, in modo da permetterle di organizzarsi nel cercare in sicurezza un nuovo appartamento. La loro risposta in tal senso è stata che abbiamo sottoscritto un contratto e non sono intenzionati ad accettare alcuna riduzione di canone. Eventualmente, tratterrebbero la parte che su richiede di ridurre dalle 4 caparre versate. Questo genere di suggerimento è stato sponsorizzato anche dall'agenzia immobiliare alla quale si sono appoggiati. Mi chiedo, sono effettivamente legittimati a comportarsi in questo modo? Le condizioni da loro percorribili sarebbero: preavviso di 2 o 3 mesi versando il canone per intero, estendere il preavviso a 4 o 5 mesi sempre versando la quota per intero del contratto. Io personalmente mi devo trasferire in un'altra città per motivi di lavoro, quindi sarei costretta a pagare un doppio affitto o, viceversa, la mia coinquilina dovrebbe farsi carico dell'intero importo. Grazie per un vostro parere. Claudia