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Anna
30 Dicembre 2017
E' tutto spiegato nella mail (in calce) che ho inviato il 10/07/2017 3:42 p.m. alla guardia di finanza ([email protected];) da cui non ho ricevuto risposta alcuna.
Ho rispedito oggi nuova segnalazione via pec ( [email protected]), sperando di avere più fortuna.
Da: [email protected]
A:
Headers:
Received: from (192.168.44.147) by 192.168.45.123; Sat, 30 Dec 2017 17:35:06 +0100
Message-ID:
Date: 30/12/2017 17.35
From: "[email protected]"
To: [email protected]
Subject: Denuncia prezzi non esposti
MIME-Version: 1.0
Content-Type: text/plain;charset="UTF-8"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
X-TipoRicevuta: completa
Oggetto:
Denuncia prezzi non esposti
Data: 30/12/2017 17.35
Gentili Signori,
a distanza di più di 4 mesi dalla mail inviata per segnalare le continue
irregolarità di un negozio di cui ahimé, avolte, sono costretta a servirmi non
ho ricevuto nessun riscontro da parte vostra, né tanto meno ho potuto
apprezzare dei cambiamenti nella situazione, continue discussioni e tentativi
di raggiro anche sull'acquisto di 3 articoli: due identici pacchi di minestrina
Plasmon che vengono battuti a due prezzi differenti. Cosa devo fare per veder
riconosciuti i miei diritti di onesta cittadina?
Invio in calce la mail inviataVi nel mese di luglio all'indirizzo di posta
ordinaria. Spero di avere più fortuna questa volta, utilizzando la posta
certificata.
Cordiali saluti
Anna D'Agostino
--
10/07/2017 3:42 p.m.
[email protected]
Sent Items
Buongiorno,
mi chiamo Anna D'Agostino e scrivo in qualità di cittadino che da tre anni
(l'età di mio figlio) si serve di un negozio per l'infanzia in cui da tre anni
non ha mai trovato, all'interno del negozio, i prezzi di vendita esposti al
pubblico per i prodotti alimentari.
Il negozio il questione è una sanitartia "Fantasilandia" sita in Sessa Aurunca,
viale Trieste (CE).
Credo sia un mio diritto vedere i prezzi di vendita esposti e decidere se e
quale prodotto comprare. In questo negozio non è possibile esercitare tale
diritto; una persona che voglia capirci qualcosa, infatti, è obbligata a
prendere ogni singlo prodotto di interesse, portarlo alla cassiera e chiederne
il prezzo con il rischio che nel tragitto la confezione si apra e, proprio come
è successo a me stamattina, il vasetto di omogenizzato cada e si rompa
(prodotto naturalmente messo in conto).
Alla richiesta di esporre i prezzi i propietari rispondono in modo vago e
superficiale con l'unico risultato che a distanza di tre anni (periodo in cui
mi sono servita di questo esercizio pubblico) i prezzi epsosti, in particolare
dei prodotti alimentari, ancora non ci sono.
Se poi chiedo uno scontrino dettagliato (di solito lo rilasciano con il solo
prezzo del totale), con le singole voci dei prodotti acquistati mi viene dato,
ma mi accorgo che i prezzi risultano maggiorati rispetto a quelli comunicati a
voce precedentemente. A questo punto la risposta è scontata "Signora avrà
capito male, il prezzo giusto è quello dello scontrino", ed io non posso
smentire visto che il prezzo di vendita non è esposto da nessuna parte.
So benissimo che potrei semplicemente cambiare negozio, ma non vedo perchè io
debba rivolgermi altrove e vedere negato quello che è un mio diritto.
Chiedo cortesemente un aiuto nel vedere finalmente riconosciuto questo diritto
e rimango a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento/approfondimento a
questo indirizzo email e/o al n. di tel. 3494647569
Cordiali saluti
Anna D'Agostino