Reclamo N° 308485

Patrizia
26 Settembre 2023
Il 20 marzo 2022 mia figlia, regolarmente iscritta ad una squadra di pallavolo (CEA) del circuito CSI, durante una partita ha subito un infortunio a causa del quale si è lesionato il crociato anteriore. Ho inoltrato tempestivamente la denuncia di sinistro al CSI e ho fornito, man mano che si proseguiva, esiti, referti e fatture di visite, esami strumentali e fisioterapia. Nel mese di novembre, quindi otto mesi dopo l'infortunio, mia figlia è stata sottoposta ad intervento di ricostruzione del crociato e del menisco. Ho continuato a trasmettere al CSI la documentazione aggiornata comprensiva di cartella clinica. Adesso, a conclusione di tutto e con referto dell'ortopedico che dichiara la completa guarigione, vengo informata che il sinistro non risulta indennizzabile perché l'intervento doveva essere eseguito entro i sei mesi dall'incidente, come dall'art. 11 dell'estratto di polizza CSI. Naturalmente sono furiosa e mi sento presa in giro innanzitutto perché si conoscono perfettamente i tempi del servizio sanitario (e mia figlia è già stata fortunata perché ha dovuto attendere solo 8 mesi), poi perchè penso sarebbe stato corretto farmi notare questa clausola vista la mia diligenza nel fornire la documentazione al riguardo. Ho in mano il referto di aprile 2022 dell'ortopedico dell'Istituto Galeazzi con la richiesta di intervento e l'inserimento nella lista d'attesa. Ho chiamato più volte per avere notizie sulla data del ricovero che non mi hanno mai saputo dare. Visti i dilungarsi dei tempi, ho portato mia figlia al policlinico di San Donato a settembre/ottobre e a novembre è stata chiamata e operata. Ci sono i presupposti per poter chiedere una nuova valutazione della pratica ed il conseguente rimborso? Grazie.
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