Luisa
27 Dicembre 2017
Il 22 dicembre 2017 ho effettuato acquisti in un negozio ovs ed ho utilizzato uno sconto del 30% (applicato sul valore totale della spesa) ottenuto utilizzando 1000 punti glam (programma di fidelizzazione ovs su una carta ovs che si ottiene a pagamento). Il 23 dicembre ho chiesto di cambiare degli articoli con altri esibendo lo scontrino. La politica ovs è scritta al fondo di ogni scontrino: si effettuano cambi merce entro 30 giorni solo con lo scontrino a meno di intimi, bigiotteria e profumeria. La commessa ed il direttore, chiamato in causa dalla commessa, si è rifiutata di cambiare la merce con altra di pari valore. Ha sostenuto che avrei dovuto pagare il 30% in più (pari allo sconto ottenuto al momento dell’acquisto) se avessi voluto cambiare la merce. Per ottenere il valore scontato dei capi di cui volevo il cambio ha dovuto calcolarlo a mano, variando di fatto il prezzo dello scontrino e del cartellino. Non ho affettato i cambi perché ritengo leso un mio diritto nonché i vantaggi di un programma di fidelizzazione. Ho scritto al servizio clienti ovs che non mi ha ancora risposto. Ho chiesto anche di avere la procedura cambi per leggere dove è indicato che se si effettuano dei cambi si perde il vantaggio dei punti glam. Ho altresì fatto un reclamo per la scortesia del direttore che mi ha insultato in malo modo alla presenza di numerosi clienti. Qual’è la vostra opinione? Ho intenzione di procedere legalmente se la risposta di ovs non sarà soddisfacente. Ritengo infatti di avere diritto a cambiare un articolo con uno di pari valore, senza considerare che l’ho pagato il 30% in meno; lo sconto stesso infatti è stato pagato con punti glam ed in nessun documento è scritto che lo sconto glam non consente di cambiare la merce ed è quindi limitato all’istante dell’acquisto originale. Chiaramente se avessi chiesto il reso (o recesso in caso di acquisto on line) mi sarei aspettata di avere il valore pagato effettivamente.
