Cristina
31 Agosto 2017
Il 30 agosto appena trascorso mi sono recata in un locale a Ponza (le terrazze presso l'hotel chiaia di luna). Premetto che trovandosi il locale all'interno di un hotel 4 stelle mi potevo aspettare prezzi più alti della media, ma mai al livello di quelli che ci sono stati proposti. Al momento di ordinare da bere, il cameriere mi declina una striminzita lista dei vini, dei quali il meno caro costava 100€ (e non si trattava di champagne o di vino di particolare pregio, bensì di un prodotto perfettamente reperibile al prezzo di 20€ in qualunque supermercato). Ho dunque chiesto che mi venisse portata la lista dei vini del ristorante dell'hotel, nel tentativo di cercare qualcosa di meno incredibilmente dispendioso. Il cameriere ci porta dunque una lista di vini scritta a mano su un foglietto di carta, ed ancora per un banale prosecco Don Ferdinando il prezzo era di ben 100€. Chiaramente mi sono trovata costretta a non ordinare niente di ciò. È inammissibile un ricarico del genere, soprattutto considerando che questo locale (come tutti gli altri di ponza) non accetta carte di credito e non emette ricevute fiscali. Spero che questo problema possa essere risolto, al fine di evitare che altri consumatori come me si trovino ad essere letteralmente "spennati" da chi fa il suo lavoro senza alcuna trasparenz ( prima era assolutamente impossibile conoscere i prezzi, non essendo riportati su internet o all'esterno del local) a e con assoluta disonestà.
