Sergio
24 Giugno 2017
In data 27/4/2017 ho effettuato un ordine relativo ad alcune pubblicazioni a fumetti allegate alla gazzetta dello sport attraverso il sito internet Gazzetta store. Dopo aver atteso un ragionevole lasso di tempo necessario al venditore, non ricevendo il materiale ordinato e pagato, ho chiesto in data 9 Maggio il motivo del ritardo. Da allora è iniziato uno scambio di email dai ritmi non serrati che ha visto l'ultimo messaggio, in data 19/6/2018, col quale il venditore mi comunicava che il ritardo era dovuto ad uno degli albi inseriti nell'ordine non più disponibile e mi veniva domandato se volevo procedessero ad un rimborso totale dell'ordine o ad un rimborso parziale con l'inoltro del materiale disponibile in tempi brevi. Ho optato per la seconda possibilità, aggiungendo un nuovo ordine a quello effettuato in precedenza rassicurato dal contenuto dell'ultima missiva. A cinque giorni lavorativi decorsi dalla data dell'ultima comunicazione, lasso di tempo che il venditore, sul sito online dichiara utile alle operazioni necessarie per la spedizione, il primo ordine risulta ancora essere in lavorazione. Aldilà dell'aspetto economico , un centinaio di euro, che non minaccia le mie finanze, la sensazione di essere preso in giro e che altri continuino a patire le mie stesse problematiche mi risulta estremamente sgradevole. Purtroppo i prodotti da me richiesti possono essere forniti soltanto dall'Editore. Vi chiedo se il comportamento ed il servizio forniti siano eticamente corretti e se è giusto che gli ordini si continuino a cumulare senza dare preventivo avviso all'acquirente del disservizio in atto.
