Reclamo N° 238805

Mi chiamo Giampiero e vi scrivo in merito ad una truffa subita da ignoti negli ultimi giorni. Il mese scorso, il giorno 25 maggio, trovo un annuncio su autoscout24 di una Volkswagen polo 1.4 diesel in vendita a 7390 euro. Decidiamo, con la mia ragazza, di raggiungere il concessionario "Passione Auto" sito a Onè di Fonte, in provincia di Treviso, in via Asolana 75/77, dopo aver visto le diverse recensioni positive sul web e dopo aver preso contatti telefonici, che non avevano dato alcun dubbio sulla sua serietà (appuntamenti programmati per esigenze covid, avviso in caso di impossibilità sopraggiunte per l'appuntamento...insomma, tutti comportamenti che dimostravano serietà e correttezza). Il giorno 8 giugno di andare a vedere l'auto in questione, li ci accoglie il venditore dell'autosalone che si identifica con il nome di "Sergio Frau". Dopo aver visionato la vettura, che, non era in condizioni proprio ottimali, ma che necessitava di qualche lavoretto pre consegna, e dopo averla provata. Allettati dal prezzo lievemente inferiore rispetto al valore di mercato, decidiamo di stipulare un contratto di acquisto della vettura in oggetto. Ci tengo a precisare, autovettura della quale necessitavamo per motivi di lavoro, affinché la mia ragazza potesse andare a lavorare in sicurezza. Versato al momento della sottoscrizione del contratto 100 euro in forma cauzionale per fermare l'acquisto della vettura, accordato per 7500 euro, compreso passaggio e manutenzione pre consegna e in accordo con il proprietario dell'autosalone il giorno 9 giugno effettuiamo un bonifico bancario di 7400 alle coordinate intestate all'autosalone per l'acquisto della macchina. Nei giorni a seguire, il gestore dell'autosalone era lievemente sfuggente, ma, abbiamo continuato a contattare il venditore che ci rassicurava sul fatto che la vettura stesse facendo i lavori di riparazione pattuiti e il tagliando previsto pre consegna. Passano i giorni ed arriviamo al 24 giugno, dove il proprietario della concessionaria si fa trovare irreperibile. Il 25 giugno proviamo nuovamente a contattare il venditore anche qui invano, decidiamo allora di contattare un'officina che si trovava a fianco del rivenditore, e con amarezza scopriamo che il venditore è sparito e che sono stati li i carabinieri per porre tutto sotto sequestro. Vi lascio immaginare lo sconforto e la disperazione. In quel momento avevamo appena realizzato che i risparmi di anni di sacrifici, rinunce, lavoro sfrenato, 7500 euro, erano svaniti nel nulla. Chiamato i carabinieri di Asola, telefonicamente ci hanno consigliato di procedere a immediata denuncia perché risultava che il l'autosalone aveva venduto le stesse automobili a più persone. Siamo andati a fare una denuncia formale presso la stazione dei Carabinieri più vicina (Mezzolombardo). Nei giorni a seguire abbiamo provato più volte a contattare il proprietario del salone, senza esito, abbiamo provato quindi a sentire anche la sede ACI presso la quale l'autosalone eseguiva i passaggi di proprietà, e della pratica relativa all'auto acquistata non ve ne era nemmeno l'ombra, ma non solo, ci hanno informati del fatto che alcuni passaggi di proprietà in corso erano ancora pendenti in attesa di firma da parte del gestore dell'autosalone e del relativo pagamento. Ci hanno anche detto telefonicamente che almeno venti persone, anche dalla Puglia avevano chiamato l'agenzia e che erano nella nostra stessa situazione. Alcuni si erano anche presentati all'autosalone senza trovare più nulla. Sempre da loro sappiamo che i carabinieri erano riusciti a fermare una bisarca in partenza per l'estero con alcune vetture a bordo. Insomma una situazione veramente che ancora facciamo fatica a realizzare perché entrambi molto scossi. Adesso non ci rimane che procedere ad informare ed attivare un avvocato in materia, sperando di poter almeno rivedere i nostri risparmi, sperando che esistano associazioni ed enti che possano intercedere per la risoluzione di questo increscioso evento, e che spero mai, capiti a qualcun altro.