Reclamo N° 311626

Francesco
28 Ottobre 2023
Nel mese di giugno di quest'anno avevo intenzione di arredare la mia piccola casa e nel farlo, ho contattato la ditta Dondi Arreda (mese di luglio) per l'acquisto di una cucina. Dopo i primi contatti ho ricevuto diversi progetti e all'ennesimo, finalmente con il precontratto 230262, ho ottenuto un risultato prossimo alle mie aspettative. Alla richiesta dei tempi di consegna, mi viene confermato che potevano prendere in esame le consegne per fine Settembre. Accetto. Mi viene chiesta una caparra del 10 %, e a quel punto mi viene detto che per ammonti di tale entità (quasi 8000 euro col montaggio) vie era la necessità di una visita del geometra dell'azienda. Perfetto penso... altra lunga storia che vi risparmio. Alla fine mi viene data rassicurazione che la commessa è partita ma che la caparra era del 30 % . Pagato ancora in breve con bonifico. In settembre ho ricontattato l'azienda e mi veniva riferito che i tempi per la consegna si erano allungati e dovevo attendere i primi di ottobre. Nella chiacchierata che la mia compagna faceva con l'addetta le veniva riferito che probabilmente ci sarebbero stato ulteriori ritardi e che allo stesso tempo forse non potevano consegnare un elettrodomestico perché ne erano sprovvisti. Da giugno/luglio arriviamo a metà ottobre. In tale periodo ho ricontatto l'Azienda per sapere se vi fossero evoluzioni sulla consegna e mi veniva riferito oralmente che probabilmente la consegna sarebbe avvenuta il 7 di novembre. Arriviamo ad ottobre. Il 9 esattamente mi viene inviato il contratto in visione per la firma ove rinvengo le mie richieste d’acquisto e una serie di allegati, in cui mi vengono sottoposte delle condizioni d’acquisto a mio avviso paradossali: alcuni esempi a)“La società venditrice (di seguito anche “Venditrice”) potrà sempre recedere dal contratto nel termine di giorni 15 dalla data di conclusione..omissis” ancora, b)“Il pagamento completo della fornitura dovrà tassativamente avvenire entro e non oltre 5 giorni prima della data di consegna convenuta..” oppure, c)“Non si accettano sospesi per la merce consegnata conforme all’ordine ed esente da vizi e difetti…si precisa che può rimanere sospeso solamente il pagamento degli importi riferiti al singolo elemento mancante o difettoso, come ad esempio l’importo della singola anta, della singola mensola, del singolo scolapiatti, ecc. Qualsiasi variazione di elementi previsti nel contratto di acquisto deve essere preventivamente concordata con la Venditrice”.. infine e solo per brevita’: d) “ I termini di consegna da parte della ditta terza incaricata non dipendono da Mobili Dondi S.r.l. e, dunque, non sono impegnativi per la Venditrice medesima e non possono essere considerati essenziali né tassativi. Pertanto, la data di consegna indicata in contratto deve in ogni caso essere considerata come indicativa ed in attesa di conferma da parte della Venditrice e la stessa potrebbe avere un margine in aumento fino ad un massimo di ulteriori 90 giorni…” Considerazione, il pagamento a saldo del servizio con la consegna della merce (punto b) deve avvenire tassativamente cinque giorni prima della consegna, in tale modo qualunque vicenda negativa o rischio legato alla corretta esecuzione del contratto rimane a carico dell’acquirente che dovrà far valere le sue ragioni in Tribunale con costi a volte che non giustificano l’azione giudiziale. Ma, aggiungo, come si concilia il pagamento anticipato con la verifica della corretta esecuzione e la possibilità di avere sospesi se non è possibile effettuare alcun controllo a causa del pagamento già avvento? A dire che l’utente si dovrebbe sentire protetto dalla capacità dell’Azienda di ovviare alle difficoltà insorte in maniera preventiva, celere e trasparente. Lasciatemi essere scettico. Ora queste norme appaiono ad un normale consumatore come un massivo insieme di norme vessatorie che sbilanciano in maniera significativa l’esecuzione contrattuale a vantaggio di una grande Azienda strutturata e decisamente in posizione dominante rispetto all’utente. Ma più importante come si concilia tutto questo insieme di clausole con il dettato normativo della d. lgs. 6 settembre 2005, n. 206 Codice del consumo. Perché inoltre il contratto mi è stato inviato solo qualche giorno prima della consegna della merce ? Per una serie di motivi quindi lo stesso giorno 9 ottobre ho immediatamente segnalato all’Azienda di non voler procedere al pagamento come in contratto ma di voler pagare il 90 % della somma residua lasciando il 10 % a saldo del lavoro ultimato, anche con pagamento in contanti e presso qualsiasi sede, ivi compresa quella di consegna e montaggio della merce. Ovviamente tale importo sospeso era imputato al solo costo della merce ma copriva i costi di montaggio e iva che quindi sarebbero stati pagati anticipatamente. Nessuna risposta. A fronte di queste sollecitazioni l’Azienda Dondi mi comunicava in data 27 ottobre che non accettava le condizioni contrattuali proposte e che aspettavano il saldo della merce. Ora evito ulteriori considerazioni ma immaginate in che guaio mi sono cacciato per aver scelto Dondi Arreda. Grazie per aver letto tutto fino in fondo. Sto cercando un contatto presso qualche associazione di consumatori o avvocato specializzato zona Bologna. Grazie
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