Reclamo N° 259567

Antonella
09 Febbraio 2022
Nell’agosto 2021 abbiamo assunto una badante per nostra madre non più autosufficiente. La suddetta lavoratrice proveniente dalla Georgia è una delle tante che ha presentato, in data 10/06/2020, istanza ai sensi dell’art. 103 comma 1 del D.L. 19/05/2020 n. 34 (c.d. emersione dal lavoro nero) finalizzata ad ottenere il permesso di soggiorno ed è, a tutt’oggi, ancora in attesa di risposta. Assunta da noi con regolare contratto si è recata all’Agenzia delle Entrate dove le è stato attribuito un codice fiscale NUMERICO (dicendole che è quello che si da’ allo straniero temporaneamente presente e che non appena ottenuto il permesso di soggiorno verrà sostituito con quello alfanumerico che abbiamo tutti) con il quale ha potuto ottenere anche una tessera sanitaria e scegliersi un medico di medicina generale. La cosa assurda è che con tale codice fiscale nessuna banca (e neanche Poste Italiane) le vuole aprire un conto per poter riscuotere regolarmente lo stipendio in quanto i software di tali banche non sono predisposti per inserire alla voce “cod. fisc” un codice fiscale formato da soli numeri. Perciò fino al 31/12/2021 abbiamo ovviato a tale inconveniente pagandole lo stipendio in contanti ma ora che da gennaio 2022 vige il limite di pagamento in contanti a 999,99 euro noi non sappiamo più come fare. Ci troviamo nella situazione assurda di non poter regolarmente pagare tramite i canali normali di qualsiasi datore di lavoro (bonifico, assegno) una onesta lavoratrice perché le viene negato il diritto di avere un conto corrente per una questione tecnica. Nella convinzione di non essere i soli a trovarci in questo “corto circuito” confidiamo in una presa in carico del problema da parte dell’istituzione competente in materia. Grazie.
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