Alessandro
07 Ottobre 2022
Sono un cliente TELEPASS family, possessore di partita IVA come ditta individuale. Ho richiesto pertanto che all'invio della fattura mensile per i pedaggi autostradali, inseriscano la partita IVA, visto che ne o tutto il diritto. Telepass s.p.a. mi ha risposto che non è possibile con il contratto "FAMILY" ma devo sottoscrivere un contratto BUSINESS con VIACARD (che chiaramente ha costi più elevati anche per il dispositivo). E qui viene il bello, sono stato presso un punto TELEPASS per sottoscrivere un nuovo contratto ma non è possibile farlo direttamente con TELEPASS, occorre richiedere la VIACARD tramite un istituto bancario convenzionato, in questo caso la mia banca, INTESA SAN PAOLO. Che a sua volta per richiedermi la VIACARD mi chiede di aprire un altro conto "business" presso di loro, nonostante io sia un ottimo cliente con ingente liquidità nel conto e importanti somme investite. Il paradosso è che se non avessi il TELEPASS, potrei richieedere regolarmente la fattura inviando le ricevute cartacee dei pedaggi, come da procedura di cui allego link (sotto). In sostanza, TELEPASS s.p.a. in accordo con gli istituti bancari vogliono taglieggiarmi circa 300 euro anno (costi da sostenere per un nuovo conto businsess presso Intesa San Paolo più i costi da sostenere per VIACARD e nuovo dispositivo) per garantirmi il sacrosanto diritto di richiedere l'inserimento della mia partita IVA nelle regolari fatture che peraltro mi inviano con cadenza mensile. La ritengo un importante violazione di un mio diritto. A maggior ragione se con le ricevute cartacee posso tranquillamente richiedere tali fatture. Non capiusco quale sia la differenza. Grazie per l'attenzione.https://www.autostrade.it/documents/15973596/34882484/01-Richiesta+Fatturazione+Pedaggio+ASPI.pdf/2d2ffdaa-6f79-4778-a72c-10f03376fb97?t=1548254175000#:~:text=201%20del%2020%20Luglio%201979,sul%20retro%20(MODULO%20B).
