Reclamo N° 77093
Anna maria
20 Dicembre 2017
sono una vostra iscritta residente in Roma. il 24.11.2017 mi trovavo in visita a Salerno, dove ho subito improvvisamente un ictus cerebrale, con emiplegia del lato destro (gamba e braccio) e completa afasia (perdita della parola). Sono stata soccorsa e curata nell'Ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona da medici competenti e dimessa 2.12.2017, per essere avviata a una lunga fase di riabilitazione motoria e di logopedia, in un ospedale di Roma. Mi è stato subito detto che il trasporto in ospedale a Roma sarebbe stato a mio completo carico e rifiutato da parte loro l'invio a ospedali e cliniche romane da me reperiti, un fax con cui prenotare il mio arrivo, affermando che questo doveva essere fatto dai miei familiari e non dal S. Giovanni di Dio. Questo fatto ci ha costretto a una ricerca affannosa con rifiuti ripetuti dagli ospedali via via interpellati, che volevano tassativamente una richiesta dal S. Giovanni di Dio e non da i familiari della sottoscritta. Risultato abbiamo ricevuto solo rifiuti tranne che dalla Fondazione S. Lucia di Roma dove sono ora ricoverata. I miei familiari impiegano un'ora di macchia per raggiungermi in visita, mentre tra chi ha rifiutato di accogliermi c'è Villa Betania prossima a casa mia in Prati Trionfale. Il medico del S. Giovanni aveva caldamente raccomandato di stare il più a lungo possibile accanto al paziente, mentre per raggiungere l'Ardeatina occorrono circa due ore di macchina per andare e tornare. Grazie per l'attenzione, confido vivamente nel vostro aiuto. Anna Maria Pontecorvo.
P.S. Abbiamo scoperto che il comportamento dei burocrati del S. Giovanni era principalmente dovuto dato da un guasto o non disponibilità del loro fax.
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