Gaetana maria
16 Luglio 2018
In data 2 marzo 2018 ho inviato raccomandata A/R a Vodafone Italia S.p.A. Servizio Clienti casella postale 1022 San Pietro Lametino, come indicato telefonicamente dall’operatore, per la cancellazione della linea telefonica 0118983584 di mio padre, deceduto in data 22 febbraio, inviando in allegato la carta d’identità e il codice fiscale dello stesso, come richiesto.
In data 22 marzo Vodafone mi invia sms comunicando che la richiesta non è completa e devo reinviarla allegando un documento dell’intestatario (se disponibile), il mio documento, il certificato di morte e indicando il numero e prodotto da disattivare (ADSL, Voce o entrambi).
Il 26 marzo invio nuova raccomandata A/R di sollecito allo stesso indirizzo (indicando la Vs. Associazione per conoscenza, come deterrente da eventuali vessazioni) allegando i documenti richiesti, tranne la carta d’identità di mio padre che avevo trasmesso precedentemente e che, stando al sms, non sembrava vincolante per la definizione della pratica.
Non ottenendo risposta, in data 11 aprile telefono al servizio clienti 848991022 per sapere a che punto è la pratica e, dopo una prima fase in cui non c’era traccia della mia corrispondenza, dopo circostanziate mie indicazioni sulle date delle ricevute di ritorno delle raccomandate, improvvisamente le lettere sono state trovate ma mi si dice che nella seconda lettera mancava la carta d’identità di mio padre e pertanto la pratica non poteva essere presa in considerazione. Inutile dire che a nulla sono valsi i tentativi di spiegare che il documento l’avevo già trasmesso e che la contemplata possibilità di non averlo a disposizione mi ha autorizzato a non inviarlo una seconda volta. La risposta è stata che la corrispondenza non lavorata viene cestinata (?!) e pertanto avrei dovuto spedire nuovamente il tutto. Alle mie proteste è seguita la minaccia che o così o potevo sognarmi che cancellassero la linea telefonica.
Incredula e dopo estenuanti ricerche in rete sono riuscita a telefonare all’848991022, per parlare con l’ufficio legale; mi è stato risposto che se non ero un legale non mi sarebbe stato passato l’ufficio legale e di rivolgermi al 190 o all’80010195 o ancora allo 0241431.
Illudendomi di riuscire a venire a capo della questione sono passata al negozio Vodafone di via Lagrange a Torino per sentirmi dire che loro non hanno nulla a che fare con TeleTu e che avrei dovuto adeguarmi a quanto mi era stato detto dall’operatore.
Il 10 maggio ho provato ad inviare sms allo stesso numero da cui mi era stato inviato quello del 22 marzo sollecitando la disattivazione della linea in forza del fatto di aver ricevuto la cartolina di ritorno con la data del 6 aprile. È inutile dire che il messaggio non è stato inviato, ma fortunatamente sullo smartphone è rimasta traccia del tentativo.
Nel frattempo è arrivata la fattura del 23 maggio con scadenza 9 giugno che, d’accordo con i miei fratelli, abbiamo deciso di non pagare, sia come segnale contrario e sia perché ci saremmo aspettati un riscontro scritto, come la prima volta, su eventuali integrazioni alla documentazione inviata.
Sono nuovamente passata nel negozio Vodafone per verificare se a operatore diverso potesse corrispondere una risposta diversa dalla precedente, il risultato è stato uguale.
Nei giorni scorsi, a seguito della ricezione del sollecito di pagamento della fattura, ho trovato nel sito TeleTu il modello di recesso contratto Mortis causa: l’ho compilato, ho rifotocopiato tutti i documenti già trasmessi, compresa la stampa dei due sms ed ero sul punto di scrivere una lettera di accompagnamento con i contenuti espressi in questa e-mail, ma onde evitare di essere ulteriormente raggirata, ho preferito inviare a voi la segnalazione, nella speranza che possiate darmi un’indicazione su come procedere o se ci sono i presupposti per un’azione da parte vostra.
Ringrazio per l’attenazione e porgo cordiali saluti
Gaetana Maria Di Fini
