Maria
19 Ottobre 2023
A causa di un incendio fra il 24/7 ed il 25/7, nella zona di Baida-S. Martino (PA), è mancata la rete dati/telefonica.
Ho segnalato l'accaduto tramite il 187.
Giorno 9/8, con sms, mi viene comunicata la risoluzione del problema, ma la linea non va.
Richiamo Tim, che mi dice che il problema è nel mio router e mi suggeriscono il servizio "doctorTIM Home", a pagamento solo se il problema è causato dal malfunzionamento della mia attrezzatura (il modem è di mia proprietà).
Aderisco e ricevo una chiamata in cui il tecnico non riesce a risolvere il problema e mi rassicura che non sarà richiesto alcun addebito.
Richiamo il 187 ed il servizio tecnico mi rassicura che il problema è dell'intera zona e che segnalerà ciò, al fine di non subire addebiti per la consulenza richiesta.
In data 11/8 chiedo la cessazione dell'utenza tramite l'app MyTim.
Dopo diversi solleciti tramite 187, MyTim e Pec, con email mi trasmettono la nota Prot. C33695337 del 12/9/2023, che mi comunica la cessazione in data 22/08/2023.
Ieri, 18/10, ricevo la fattura RV04662421 del 16/10/2023, con cui mi addebitano consumi sino al 9/9/2023 e il costo della consulenza "doctorTIM Home".
Lo stesso giorno, tramite pec, ho chiesto l'annullamento della fattura ed il rimborso del costo del servizio non fruito a Luglio 2023.
Non chiedo alcun indennizzo, ma se si va a concordato, chiedo i danni morali èer lo stress causatomi.
