Reclamo N° 74977

Giorgio
06 Dicembre 2017
Ai soprusi non c'è mai limite. Cercherò di essere sintetico. Lunedì 4 dicembre sono stato contattato da una operatrice Tim che mi informava che "come è stato informato", poiché la fatturazione passerà a cadenza mensile (anziché ogni 28 giorni), nelle prossime fatture la tariffa aumenterà del 10% - Ma, bontà loro, mi danno ben 3 (TRE) giorni per migrare verso un altro gestore. Ma si badi bene, i 3 giorni è il lasso di tempo entro il quale il nuovo gestore dovrà informare Tim della mia volontà di cambiare operatore. Il ritardo anche di un solo giorno comporterebbe l'addebito di 98 € quale costo per la migrazione. In quanto ex dipendente Telecom, iscritto all'associazione Alatel con quota associativa annuale, potevo godere di alcuni vantaggi tariffari in convenzione. Tim ha portato la fibra. Ho aderito, perdendo così ogni agevolazione in maniera irreversibile. E mi chiedo: E' mai possibile che noi clienti dobbiamo sempre subire questa arroganza contrattuale nonostante l'Autorità Garante. Com'è possibile che a fronte di una disposizione che obbliga a modificare la fatturazione, queste aziende si possano permettere di modificare a loro piacimento i termini in modo da compensare lautamente i mancati introiti? La mia personale irritazione purtroppo si scontra con il senso di impotenza. Cambio gestore? Mi scontro con la lobby delle comunicazioni; Resto con lo stesso gestore? Mastico amaro e convivo con la rabbia. Promuovere una "class action"? Magari! Non fosse altro che per vedere cosa avranno ancora l'ardire di inventarsi. Distinti saluti.
Condividi su:

Hai un problema con Tim/Telecom da risolvere?

Invia un reclamo in 3 semplici passaggi

Questo reclamo è per: Tim/Telecom

Se preferisci, chiamaci!

Dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 9 – 13 / 14 – 18

06 32600239