Reclamo N° 64320

Buongiorno, A seguito della clonazione della mia carta di credito non ho necessariamente provveduto alla sostituzione della stessa. Successivamente ho provveduto a comunicare a TIM in un primo momento telefonicamente e poi, seguendo le istruzioni fornitomi dal servizio clienti, spedendo un fax ove venivano riportate le motivazioni della variazione effettuata. la mia pratica veniva aperta il giorno 11 agosto 2017 ed in data 16 agosto 2017 inviavo il fax contenente copia dei miei documenti compresa la nuova carta di credito sul quale trasferire l'offerta attiva sulla utenza a me intestata nel quale diffidavo tim dal procedere con addebiti relativi a recesso anticipato. nonostante le rassicurazione ricevute ed i numerosi solleciti telefonici a la scorsa settimana riscontrando l'impossibilità di utilizzare il telefono, invio mail di sollecito all'indirizzo fornitomi dagli operatori del call center che si dichiarano non abilitati alla sistemazione nonostante constatino il disservizio e siano in grado di verificare ogni mio sollecito. Su suggerimento del servizio clienti già in agosto avevo provveduto ad effettuare ricariche fuori abbonamento che mi hanno consentito di accedere ad una offerta temporanea, successivamente alla disattivazione dell'offerta temporanea mi è stato suggerito, sempre degli operatori tim di effettuare una ricarica al fine di attivare una offerta large internet che mi avrebbe consentito di resistere fino alla definitiva sistemazione. oramai da 2 settimane non solo risulta disattivata la mia utenza ma dei miei ultimi 30 euro di ricarica non vi è traccia. Ora è pur vero che avendo avuto accesso ad una offerta comprensiva di telefono potrei cambiare operatore pagando la cifra non irrisoria di circa 500 euro, tuttavia ritengo che vi sarebbero gli estremi per agire nei confronti dell'azienda che al momento mi sta provocando non pochi danni non solo dal punto di vista strettamente economico. In attesa di vostro riscontro porgo distinti saluti Germano Di Giusto