Reclamo N° 308204

Michele
22 Settembre 2023
Buongiorno, Ho stipulato un contratto con TIM, “Promo Voucher A-B” il 25/1/23, che prevedeva il pagamento di 9,90 euro al mese con addebito diretto sul c/c. Mi installano il router a fine Marzo. Ricevo fattura cartacea 21,24 euro relative al mese di Aprile. Dopo un mese ricevo sollecito di pagamento. Invio PEC facendo presente che la fattura non corrispondeva a quanto pattuito sul contratto e che inoltre è previsto addebito diretto su c/c. Anche la fattura di Maggio presenta lo stesso importo. Dopo 3 solleciti ricevo una lettera via email in cui si dice che confermano la tariffa di 9,90 euro e che quindi l’importo in fattura è corretto. Rispondo, sempre tramite PEC, dicendo che se 9,90 euro è confermato l’importo in fattura non è corretto e nel frattempo continuo a ricevere fatture con lo stesso importo. Risollecito più volte tramite PEC. Il 19 Settembre 2023 ricevo una risposta in cui si dice che 9,90 euro sono da considerarsi senza IVA e che aggiungendo IVA e spese di invio fattura si arriva a quell’importo. Rispondo lo stesso giorno sempre tramite PEC che sul contratto firmato e sul profilo commerciale che mi è stato mostrato non è indicato che l’importo è senza IVA e non sono menzionate neanche le spese per invio fattura. Faccio presente che qualora nell'indicazione del prezzo non sia espressamente previsto che il prezzo è indicato al netto dell'IVA (oppure ad esempio che il corrispettivo indicato sarà maggiorato dell'IVA) tale prezzo deve essere considerato come già comprensivo dell'imposta sul valore aggiunto. I costi per l’invio della fattura non sono espressamente indicati nel contratto/preventivo/proposta. Non ricevo alcuna risposta, in compenso il 20 Settembre 2023 mi staccano la linea. Chiamo il 21 Settembre 2023 il call center e mi dicono che non mi riattivano la linea fino a che non pago le fatture arretrate. Ripeto quanto indicato sulla mia email e l’operatore mi risponde che devo far riferimento alle condizioni generali di acquisto citate nel contratto. Faccio presente che le condizioni commerciali non mi sono mai state fornite e che sul contratto che ho firmato sui prezzi indicati non è specificato che bisogna aggiungere IVA e spese in fattura. Chiedo comunque all’operatore di inviarmi le condizioni generali di acquisto in modo che io possa visionarle. L’operatore mi dice che le riceverò dopo qualche minuto. Oggi 22/9/23 ancora non ho ricevuto nulla. Trovo una pratica scorretta quella di scrivere in caratteri microscopici che il contratto fa riferimento a condizioni generali che si suppone tu abbia letto senza una procedura che ufficializzi tale invio, anche perché io ho ricevuto profilo commerciale e altri documenti e una persona può erroneamente pensare che siano quelle le condizioni generali. Inoltre in caso di contraddizione tra condizioni generali e quanto indicato sul contratto dovrebbe prevalere quanto indicato sul contratto firmato, per chiari motivi di chiarezza e trasparenza, anche perché se avessi fin dall’inizio saputo che il prezzo era quello avrei sicuramente scelto altri operatori più convenienti e quindi si tratta anche di concorrenza sleale nei confronti di altri operatori. Inoltre il fatto che una compagnia telefonica a fronte di numerose PEC con motivazioni decida di non rispondere e sospenda il servizio senza ulteriori comunicazioni ritengo sia un comportamento poco etico. Internet è collegato a telecamere di sicurezza. La sospensione del servizio può quindi causarmi problemi non potendo vedere quanto accade nel locale con le telecamere.
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