Giulia
29 Novembre 2018
buongiorno il 18/09/2018 attivo linea telecom, al momento dell'attivazione mi garantiscono che nella zona dove abito ci fosse la linea internet che riuscivo a navigare al 100% della suo potenziale, mi viene attivata la linea mi accorgo che invece la rete non arriva manco a 2 mega di navigabilità, al che decido di fare disdetta con il diritto di recesso dei 15 giorni e il 25/09/2018 invio il fax con il modulo scaricato dal loro stesso sito, dove indica che il recesso puo' essere fatto tramite fax, mail e raccomandata, io scelgo di fare il fax.
Mi arriva una prima bolletta di € 18,00 chiamo tim mi dicono che va pagata per quei 4 giorni che ho avuto attivo il contratto perché ad ogni modo loro conteggiano 15 giorni; pago la bollette ma faccio seguire alla stessa una pec dove ribadisco che i 25/09/2018 io ho fatto un fax dove chiedevo la disdetta, ma ovviamente a loro questa pec non risulta e di tutta risposta dicono che molte pec loro non riescono a vederle (un baraccone del genere che fattura miliardi di euro all'anno ha problemi a ricevere pec bha...). Il giorno 28/11/2018 mi vedo recapitare un'altra bolletta tim di € 35,00 richiamo e di tutta risposta mi dice che non ha ricevuto il fax (di cui ho la prova che è stato inviato ho conservato le ricevute), non ha ricevuto la pec e questa non sarà l'ultima bolletta perchè il contratto è attivo, ma questa è mafia legalizzata.
