Generoso
09 Ottobre 2023
Buongiorno, l'anno scorso sono stato contattato da un'operatrice TIM che mi ha proposto la sostituzione del router che avevo con un nuovo router, per avere prestazioni migliori. Quando le ho chiesto se avrei pagato in più sulla bolletta lei mi ha risposto di no, non ci sarebbero stati costi aggiuntivi. Soprattutto non mi ha detto che questo servizio riguardava la creazione di una nuova linea, cosa che ho scoperto solo quando ho ricevuto la prima bolletta, da 292,29 euro!
Tra l'altro questo nuovo router non ha mai funzionato, infatti il giorno successivo l'installazione ho dovuto chiamare il 191 per fare reinstallare il vecchio router!
Subito dopo aver ricevuto questa prima bolletta ho inviato la disdetta della linea, il 6 ottobre 2022, contestando ciò di cui sopra. Mi è stato risposto che il contratto risultava corretto, non facendo cenno al mancato funzionamento del router, e che sarebbe stato disattivato in data 5-11-2022. La data di attivazione risulta essere il 6 agosto 2022.
Io non ho voluto pagare nessuna bolletta e ora la TIM, tramite avvocato, mi richiede di pagare tutte le bollette, comprese le 24 rate del contriuto di attivazione.
Io ho firmato digitalmente il contratto e solo in seguito ho letto in un punto: "Il richiedente, se microimpresa o piccola impresa, prende atto e accetta, con la specifica sottoscrizione della presente clausola, che aderendo all'offerta sopra riportata rinuncia espressamente all'applicazione delle disposizioni previste all'art. 98-quarter decies (obblighi di informazione applicabili ai contratti), all'art. 98-septies decies (durata dei contratti e diritto di recesso) e all'art. 98-novies decies (offerte di pacchetti) del codice delle comunicazioni elettroniche e s.m.i., ove applicabile alle micro e piccole imprese". Vorrei sapere se ciò sia legale.
Vi chiedo quindi cosa mi consigliate di fare e se ho qualche possibilità di vittoria in un processo
