Reclamo N° 131708

Buongiorno, mi chiamo Vitali Vanessa, nata a Roma il 7 Settembre 1996, codice fiscale VTLVSS96P47H501Z, residente in Via Palombarese 100, Guidonia Montecelio (RM) 00012. Nel dicembre del 2017 vivevo ed ero residente con il mio compagno sempre nel comune di Guidonia Montecelio, in Via Svetonio 15. In quel periodo avevamo deciso di dotare il nostro appartamento di una linea internet e telefonica ed a tal proposito avevamo contattato la Telecom Italia per verificarne la fattibilità. Durante la nostra conversazione telefonica, l’operatore del call center, si era reso disponibile ad inviare al nostro domicilio in Via Svetonio 15, un tecnico a “titolo gratuito”, per verificare se era possibile attivare una linea per poi eventualmente decidere il da farsi. Così avvenne ed infatti a distanza di pochi giorni ricevemmo una visita da parte di un tecnico Telecom, che dopo un’ispezione presso l’abitazione ed una verifica presso la centralina Telecom di zona, ci rispose quanto segue: Mi rincresce ma purtroppo non è possibile attivarvi nessuna linea per tre ragioni. Innanzitutto perché presso la centralina Telecom su strada, relativa alla vostra zona abitativa, non ci sono disponibilità di spazio, quindi non è possibile fare nulla. La vostra abitazione non ha nessuna predisposizione, quindi prima dovreste intraprendere dei lavori edili, per portare una cablatura fino all’appartamento e infine in questo punto della zona la linea è talmente debole che non conviene attivare nessun servizio. A seguito di questa visita, ovviamente abbiamo desistito dal continuare, decidendo di proseguire solamente con i nostri apparati mobili. Trascorso poco tempo da quell’incontro ci siamo visti recapitare una fattura di 230,83 euro per un’utenza telefonica 0774407975, che da quanto dichiarato dalla Telecom, noi avevamo contrattato e poi successivamente disdettato. Dalle numerose telefonate da me fatte ai call center di assistenza Telecom, mi è stato anche riportato, che tale importo era determinato da un intervento tecnico (pari a 80 euro) a noi dichiarato gratuito, da un modem in dotazione mai ricevuto e da altre spese, che riteniamo essere solo ed esclusivamente frutto di un incredibile errore effettuato dalla Società Telecom Italia. Da mesi tentiamo di inseguire una soluzione contattando ripetutamente tutti i numeri possibili relativi a Telecom, ma il risultato che abbiamo sin d’ora ottenuto è solamente quello di essere continuamente vessati e torturati dalla Telecom, che ci ha anche fatto raggiungere da lettere minacciose di sollecito anche da parte di una società di riscossione crediti. Ci siamo rivolti anche alle forze dell’ordine (Carabinieri) per sporgere regolare denuncia, per cercare di tutelare le nostre persone di fronte ad un colosso quale la Telecom che sembra a tutti gli effetti non avere nessuna capacità di ascolto delle numerosissime telefonate di protesta e di aiuto che gli abbiamo rivolto. Il paradosso assurdo che ci è stato chiesto è addirittura quello di fornire loro il contratto stipulato, così che si possa procedere, dopo regolare denuncia a stralciare la posizione, ma ovviamente non avendo mai stipulato nessun contratto, non ne abbiamo la disponibilita fisica. Sempre assurdo ed allucinante che dopo averne chiesta decine e decine di volte copia, la Telecom non è stata mai in grado di produrcene copia. Però a tutt’oggi Telecom continua a vessarci in ogni modo pretendendo il pagamento di una fattura a dir poco imbarazzante e priva di senso alcuno. A questo punto abbiamo deciso di rivolgerci per nostra tutela all’associazione dei consumatori, perché riteniamo assolutamente intollerante, vessante e stressante, questo stillicidio, messo in atto dalla Telecom Italia contro di noi. Ci riserviamo anche di chiedere nelle opportune sedi gli eventuali risarcimenti legati ad una situazione che ci sta procurando uno stress psicologico non indifferente, sottraendo una notevole quantità di tempo alle nostre professioni ed alla nostra vita privata. In fede Vanessa Vitali