Annalisa
17 Maggio 2023
Buongiorno, nel 2020 avevo rescisso il contratto di un telefono acquistato a rate per mia figlia minorenne (quindi intestato a suo nome tramite quei contratti Tim Next). La Tim le aveva inviato un resoconto con la cifra da saldare, 624 euro. Essendo in pieno Covid, il 09/07/2020 avevo scritto alla mia banca una mail chiedendo di eseguire il bonifico a saldo. Purtroppo nella mail avevo sbagliato a riportare una cifra del numero telefonico associato al contratto, mi ero accorta dell'errore il giorno successivo e avevo subito chiesto alla banca di revocare il bonifico per eseguirlo nuovamente inserendo nella causale il numero telefonico corretto. Il 04/8/2020 la banca mi aveva avvisata che la Tim rifiutava lo storno, per cui il medesimo giorno avevo inviato PEC a [email protected] per avvisare dell'errore e del mancato storno, chiedendo a questo punto che abbinassero il mio pagamento al numero telefonico associato. La Tim non ha mai risposto a questa PEC, nè ha più inviato ulteriori solleciti di pagamento. A marzo 2023 abbiamo ricevuto una lettera da un recupero crediti, dove chiedevano il pagamento di questi 624 euro. Abbiamo risposto tramite PEC, spiegando tutti i fatti e sottolineando che la Tim ha 624 euro nostri dal 2020. Questo ufficio non ha mai risposto alla PEC, ma ieri 16/5/23 abbiamo ricevuto una seconda lettera di sollecito di pagamento, questa volta inviata da un loro avvocato (entrambe le lettere sono state mandate tramite posta ordinaria). Abbiamo inviato oggi un'altra PEC direttamente a questo avvocato, spiegando di nuovo tutta la vicenda e sottolineando ancora una volta che la TIM ha il nostro pagamento dal 2020 e deve solo abbinarlo al numero telefonico corretto. Il numero era intestato a mia figlia, allora minorenne, e sia la Tim che il recupero crediti scrivono direttamente a lei, che studia e non ha redditi. C'è altro che possiamo fare per risolvere definitivamente la questione? Grazie
