Matteo
18 Ottobre 2017
Buongiorno,
nel mese di settembre 2015 ho sottoscritto un contratto di telefonia fissa + internet + mobile TIM SMART. Dopo un anno, in ottobre 2016, vengo ricontattato dallo stesso operatore che mi aveva proposto la precedente offerta, il quale mi propose una nuova offerta più vantaggiosa che però avrebbe comportato il cambio del numero di telefono della mia linea fissa. Tale offerta non avrebbe comportato costi di disattivazione della vecchia linea ne costi aggiuntivi per l'installazione di un nuovo modem. Il tutto mi fu confermato telefonicamente dall'operatore. Decisi quindi di aderire a questa nuova proposta confermando il tutto tramite registrazione vocale.
Di questo nuovo contratto però non ricevetti nulla in forma cartacea da firmare e quindi non potei constatare tempestivamente le effettive condizioni che mi furono applicate.
Successivamente:
La vecchia linea fissa non viene disattivata ma anzi, rimanendo attiva, ha comportato l’emissione di fatture in concomitanza con la nuova linea. Pertanto, per i mesi da novembre 2016 a marzo 2017 mi è stata fatturata sia la nuova linea sia la vecchia linea.
Ovviamente, non appena ricevetti la fattura anche della vecchia linea contattai TIM per evidenziare il problema e inizialmente mi risposero che avevo ragione, che si trattava di un disguido ma che era meglio se pagavo in quanto avrebbero poi risolto recuperando l'importo non dovuto dalla fattura successiva; poi però continuò ad arrivarmi la bolletta anche del vecchio numero quindi ricontattai TIM e a questo punto, dopo diverse settimane tra chiamate e solleciti, cambiarono versione dicendomi che la disdetta del vecchio numero era in carico a me e che fino a quando non avessi comunicato di voler recedere dal vecchio contratto esso sarebbe rimasto attivo. Dovetti quindi provvedere a questa disdetta e sostenere, oltre ai costi della nuova linea, anche quelli della vecchia linea (maggiorati dal fatto che, da condizioni, dopo i primi 12 mesi sarebbero aumentati) e i costi relativi alle rate residue del modem da pagare.
Per quanto riguarda la nuova linea, viene attivata un’offerta leggermente diversa da quella che mi era stata proposta dall'operatore, in quanto prevedeva un costo aggiuntivo di 3,90 Euro per 48 rate per l’acquisto del Modem; inoltre, non ho potuto usufruire del servizio Tim Vision che, sebbene avesse un costo minimo , era comunque un servizio che pagavo e di cui non ho potuto usufruire nonostante le diverse segnalazioni a TIM (risposta iniziale era : problema tecnico risolvibile cambiando l'apparecchio. Poi non risolvendosi il problema la risposta finale di TIM è stata: non è possibile completare l'attivazione di TIM vision in quanto c'erano fatture non pagate ancora da saldare relative alla vecchia linea, per le quali non avevo provveduto subito al pagamento proprio perché mi sembravano sbagliate).
Nel mese di marzo 2017 invio un reclamo a TIM, segnalando per iscritto che mi è stato attivato un piano tariffario difforme dall'offerta confermata con registrazione vocale e richiedendo il rimborso delle fatture relative alla vecchia linea, oltre ai costi non dovuti sulla nuova.
Nessuna risposta.
Infine, anche per paura di non incorrere in costi aggiuntivi non prevedibili, decisi di chiudere i rapporti con TIM e disdire anche la nuova linea , consapevole che questo avrebbe causato ulteriori costi di uscita.
Dopo aver pagato tutte le fatture ricevute, nel mese di settembre ricevo un sollecito relativo a una fattura del mese di maggio mai ricevuta. Pago anche quella, chiedendo però a Tim che mi venga inviata la fattura via email. Nessuna risposta.
Chiedo se ci sono gli estremi per poter richiedere un risarcimento a TIM per quanto riguarda le fatture della vecchia linea. Chiedo se il nuovo contratto può ritenersi valido seppure non l'ho firmato.
Vi ringrazio sin d'ora per l'aiuto
