Catello
13 Dicembre 2022
Circa 5 anni fa ho sottoscritto il contratto con la Tim, tutto incluso a un prezzo concordato. Gli importi da pagare, dopo qualche mese, erano superiori a quelli concordati, per cui ho attribuito la colpa alle telefonate estere che regolarmente effettuavo. Le fatture continuavano ad arrivare puntualmente di circa 30€ superiori, così ho iniziato ad indagare e ho scoperto che senza il MIO consenso era stato attivato un servizio chiamato NUVOLA per le aziende e un altro servizio per scaricare film ecc. Un servizio ideato per aziende di grandi dimensioni di cui io, essendo artigiano e senza computer sul posto di lavoro, non avevo alcun bisogno e di cui NON HO MAI USUFRUITO. Ho immediatamente contattato il consulente Tim con il quale ho sottoscritto il contratto. Purtroppo era sparito dalla circolazione. Ho contattato l'assistenza Tim, ho inviato all'epoca fax come richiesto dalla stessa Tim. Continuavano ad arrivare le solite fatture. Dopo solleciti vari, ho optato per il recesso del contratto cambiando gestore e non pagando le ultime bollette, in attesa di essere ricontattato per la risoluzione del caso, chiedendo anche il RIMBORSO delle opzioni mai utilizzate nel corso di 24 mesi. Nei giorni scorsi, sono stato contattato dall'ufficio recupero crediti, e ho ricevuto la pec, con la richiesta di pagamento di 600 euro circa. Ho raccontato l'accaduto e mi è stato detto di rivolgermi all'associazione consumatori per risolvere il caso. Sono socio di consumatori.it dal giorno 12 dicmbre.
