Reclamo N° 299392

Grazia maria
01 Giugno 2023
Dopo la scomparsa di mio marito ho chiesto il subentro della linea telefonica al de cuius intestata. L'importo delle fatture mensili fino a quel momento addebitate erano di euro 25,83. L'ultima fattura pagata a nome del de cuius risale ad Aprile 2023 e fa riferimento al canone di Febbraio 2023. Dal 30 Marzo 2023 la linea è regolarmente intestata alla sottoscritta e già nell'aprile 2023 mi giunge fattura di euro 34,14 (che allego) in cui mi si addebita un anticipo conversazioni di euro 8 ma non si fa nessun cenno al rimborso cauzionale versato con il contratto precedente. Il 2 Aprile 2023, avendone i requisiti, faccio richiesta (allegata) di ottenimento delle condizioni economiche agevolate previste dalla Legge che vengono regolarmente accolte. Nella Fattura di Maggio 2023 (che allego), che si riferisce al canone di Aprile 2023, ancora un importo di Euro 34,64. Alla richiesta spiegazioni mi viene risposto che siccome il sistema ha elaborato la richiesta di agevolazioni economiche in data 29 Aprile 2023 nella fattura è contemplato l'intero canone voce di euro 18,24 (1 Aprile - 29 Aprile) ed in aggiunta quello agevolato di euro 9,44 (30 Aprile). In buona sostanza, in barba al reddito basso ed all'invalidità permanente, l'agevolazione consiste nel pagare il canone non la metà ma una volta e mezza.
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