Reclamo N° 46546

Giorgio
30 Marzo 2017
Il 26 febbraio 2017, avendo necessità di connessione internet, decidiamo di cambiare operatore di telefonia fissa, passando da WIND INFOSTRADA a TIM, sottoscrivendo online l’offerta “Internet senza limiti”, dal costo di 22,9 €. Il giorno seguente ci viene inviata via mail la documentazione necessaria, prontamente firmata e spedita via fax. Qualche giorno dopo, in due successive telefonate, alcune operatrici di TIM ci informano di come il passaggio non si possa realizzare, tranne nel caso in cui avessimo deciso di cambiare numerazione, cosa che rifiutiamo. Veniamo quindi informati, sempre telefonicamente, che la pratica di passaggio verrà cestinata immediatamente. Il giorno 7 marzo ci rivolgiamo a TISCALI per effettuare il cambio di gestore, ma dopo 2 settimane di tentativi a vuoto, il 25 marzo, chiamando il servizio clienti WIND , scopriamo che TIM sta cercando di effettuare il passaggio della nostra utenza. Contattando il 187 ci viene detto che la pratica non era stata cestinata ma anzi andava avanti, ci viene proposto di bloccarla contestualmente alla telefonata dallo stesso operatore, che ci assicura che con due click il problema si sarebbe risolto. Confidando nella veridicità di quanto ci è stato detto pensiamo che ormai non ci fossero più problemi per passare a TISCALI, con grande sorpresa invece il 27 marzo ci ritroviamo ad essere clienti TIM, nonostante le modalità un po' confuse, senza nessuna comunicazione da parte dell’azienda (perché lo abbiamo scoperto chiamando il 187) decidiamo di tenere l’offerta “internet senza limiti” che ben risponde alle nostre esigenze. A questo punto diversi operatori cominciano a darci informazioni differenti, dicendoci che: internet non ci sarebbe stata attivata; oppure che ci sarebbe stata attivata a breve; o che la tariffa applicata è una tariffa a consumo. Esasperati decidiamo di chiamare quella che crediamo essere la sede centrale di TIM, al numero 0636881, chiedendo di parlare con un addetto al commerciale il quale ci spiega come la pratica sia andata avanti in modo anomalo, nonostante un consenso negato da parte dell’utente e che sia stata attivato un piano tariffario differente da quello che abbiamo sottoscritto contrattualmente. Ci viene riproposta la stessa offerta, ma al costo di 25,9 € o la possibilità di effettuare il diritto di recesso, al costo di 35,00€. Per cui chiediamo qualunque ragguaglio sul da farsi per evitare di incorrere in eventuali penali e per non sostenere costi secondo noi non dovuti. Chiediamo inoltre se pratiche descritte siano corrette o in qualche modo giustificate, affidando ovviamente la pratica ai nostri legali. Cordialmente.
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