Reclamo N° 60667

Mario
31 Agosto 2017
In data 05/05/2017 tramite portale www.tim.it Aderivo all'offerta TIM SMART FIBRA mediante passaggio da altro operatore FASTWEB sull’utenza a me intestata. In data 25 maggio 2017 veniva disattivata la linea telefonica Fastweb e rimaneva la linea dati FW In data 09/06/2017 veniva attivata la linea dati TIM esclusivamente per la linea dati. L’UTENZA TELEFONICA 0693374351 RISULTATA DISTATTIVATA, La linea attivata era fino a 20 Mega e non la linea TIM SMART FIBRA come da richiesta dello scrivente(fatto anomalo visto che il tecnico confermava che la mia abitazione è raggiunta dalla fibra come quelle dei miei vicini.) Per tali ragioni in data 12.06.2017) inviava richiesta di recesso ai sensi dell’art. 49 comma 1 lett H del codice di consumo. In data 22 giugno 2017 ricevevo lettera da parte dell’operatore Tim (in allegato) nella quale la società Tim riferiva di aver riscontrato la fondatezza di quanto evidenziato esprimendo il proprio rincrescimento. In data 06 luglio 2017 al fine di procedere alla restituzione del modem senza spese aggiuntive a carico dello scrivente dopo aver contattato il servizio 187 così come indicato dal servizio mi recavo presso il negozio Tim ove veniva rifiutato il ritiro del modem. Ricontattavo il servizio 187 l’operatore dopo aver confermato che l’invio doveva avvenire a mie spese chiedevo come evitare questo ulteriore danno e questi riferiva di attendere comunicazioni da parte della società Tim per procedere alla restituzione del modem (tale conversazione è stata registrata ed in possesso dello scrivente al fine di tutelare i propri interessi ) . In data 27 agosto 2017 lo scrivente in pieno periodo di ferie estive rinveniva all’interno della posta una fattura da parte della Tim avente nr. RW02913175 scadenza 01 agosto 2017 per un importo totale di € 205,15 (vds allegato): In maniera del tutto abnorme a seguito di recesso completamente gratuito venivano addebitati allo scrivere per il periodo: 1) 29 mag. 2017 – 19 giugno 2017 € 27,60 dalla quale sono stati dettratti € 9,22 per sconto Tim Smart 1 anno; 2) addebito smart modem wi fi nr. 48 rate residue € 187,20. Si fa presente che modem Wi fi della Tim è stato spedito alla società con spese a carico dello scrivete per un importo di € 14,65. In data 29 agosto trovavo nella casella di posta una lettera datata 04 gosto nella quale venivo invitato a palare la fattura con scadenza 01 agosto 2017 paventando terribili scenari in caso di mancato pagamento tra cui l’iscrizione del mio nominativo nella banca dati Si.Mo.I Tel. Ho contattato per circa 20 volte il servizio 187 negli ultimi mesi ho inviato fax al servizio Tim 800000187 senza alcun esito. Per giunta continuo ad essere contattato da sedicenti operatoti Tim che chiamano sul mio cellulare con numerazioni virtuali (per non consentire l’identificazione) i quali mi propongono di rientrare come cliente Tim. Ad oggi mi ritrovo da due mesi senza alcuna linea telefonica o dati ho consegnato ad entrambi gli operatori l’apparato modem WIFI e ricevo regolarmente fatture da parte dell’operatore FASTWEB( al quale è stata inviata richiesta di recesso , in particolare ho ricevuto Nr. 2 fatture per un importo di € 80,83 e € 60,15 per periodi non fruiti e una della Tim per un ipporto pari a 205, 15 e Tim Mi chiedo fino a che punto verranno consentiti questi comportamenti truffaldini in violazione alle principali norme a tutela dei consumatori. Nel caso di specie credo che fatturare servizi non fruiti e addebitare un apparato (modem WiFi traffico non fruito per un totale di euro 205 euro) possa dissuadere ed impedire a chiunque di esercitare un legittimo diritto di recesso anche in presenza di una giusta causa. Fiducioso nel VS preg.mo intervento Saluti
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