Reclamo N° 326338
Roberta
13 Aprile 2024
In data 19.2.2024 abbiamo ricevuto un sollecito di pagamento dell’importo di € 109,97 per fatture TIM relative al periodo novembre 2023-gennaio 2024 quando per la relativa linea telefonica 049706330 era stata richiesta la cessazione tramite raccomandata online con AR identificativo ROL202308000203973 del 26.8.2023 indirizzata a TIM Casella postale 111 00054 Fiumicino (RM) Italia. Codice spedizione: 618659386526.
Dato il fatto che l'azienda ha 30 giorni di tempo dalla ricezione della richiesta per eseguire la cessazione (quindi il termine ultimo a Sua disposizione è stato il 26.9.2023) e che il servizio telefonico è stato pagato fino a tutto ottobre 2023, riteniamo che nulla fosse più dovuto per le prestazioni rese.
Si fa presente, inoltre, che in data 30.12.2023, visto il recapito di un’ulteriore fattura si era provveduto a scrivere, come da istruzioni della TIM, all’indirizzo mail [email protected] allegando la documentazione che attestava l’invio della raccomandata ed, in seguito a tale mail, la linea telefonica era stata cessata a far data dall’8.1.2024. Stante che tale ritardo nella cessazione non è da imputare alla sottoscritta, si era chiesta l’emissione di nota di accredito per l’importo totale di € 109,97 riferito al periodo novembre 2023 – gennaio 2024 in data 10.3.2024 all'indirizzo pec [email protected] senza avere alcuna risposta (!!). Inoltre, quasi contestualmente, è arrivata un'intimazione al pagamento da parte di una società di recupero crediti. A questo punto abbiamo pagato in data 13.4.2024 per evitare ulteriori addebiti. Ora, però, vogliamo essere rimborsati dell'importo ingiustamente addebitato.
La linea telefonica in questione non è mai stata utilizzata dal 26.8.2023 ad oggi.
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