Reclamo N° 73850

Paolo
29 Novembre 2017
Inviata richiesta cessazione linea fissa, con allegata richiesta annullamento penali, causa trasferimento domicilio in zona non servita, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno 150774966492 del 28/06/2017 (ritorno 4/07/2017) da allora inizia il calvario. Inizialmente la raccomandata non risultava nei sistemi, poi la documentazione risultava incompleta, poi non risultavano documenti di identità, poi la domanda risultava ancora incompleta. A seguito del nuovo invio dei i fax in data 28/09/2017 il call center 187 confermava di aver ricevuto i dati e scusandosi avvia pratica di sollecito per chiusura ritardata linea, affermando che dalla data della mia raccomandata non avrei più dovuto pagare e che la linea sarebbe cessata immediatamente entro le successive 48 ore. Nel frattempo decido per tutela di disdire il RID Tim alla banca. Oggi 29 novembre ricevo una nuova fattura da pagare per il periodo 19/08 - 13/10 con allegato bollettino. Richiamo il 187 che mi comunica che la pratica è stata respinta per mancata documentazione, pertanto la linea risulta essere ancora attiva a mio nome. Gli operatori rispondono con tono aggressivo e danno risposte differenti e non chiare. Loro stessi suggeriscono infine la conciliazione tramite associazione.
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