Reclamo N° 66253

Davide
06 Ottobre 2017
Nel mese di Aprile ho sottoscritto un contratto ADSL/FIBRA TIM chiamando il numero specifico dove un operatore mi ha rassicurato sulla sicurezza del procedimento. Accetto di buon grado e qualche giorno dopo il tecnico mi chiama per fissare la data della presunta attivazione, decisa per il giorno seguente. Come da prassi il tecnico verifica l’idoneità dell’impianto ma non è possibile attivare la nuova linea TIM per mancanza di spazio nella centralina apposita. Seguirà un altro sopralluogo una settimana dopo con il medesimo esito. Mi consiglia dunque di disdire il contratto con classica disdetta con ricevuta di ritorno, cosa che regolarmente faccio nei tempi stabiliti e quindi nel margine dei 14 giorni previsti per recedere gratuitamente. Nella buona fede invio questa disdetta con raccomandata con ricevuta di ritorno e attendo. La spedizione viene effettuata il 22 Aprile, la Tim riceve la disdetta il 28. A quel punto giunge la chiamata di un loro amministrativo che mi conferma l’avvenuta cessazione della linea mai attivata e la recessione dal contratto. Tutto tranquillo finchè nel mese di Giugno giunge al mio domicilio una prima fattura TIM relativa al contratto ormai annullato e dove si insinua che io abbia usufruito dei loro servizi dovendo una somma pari a 40 euro. Penso sia un errore ma ad Agosto arriva la seconda fattura inerente ai consumi di Giugno-Luglio. Basito mi rivolgo al centro clienti e scopro che non solo la linea non è mai stata attivata ma nemmeno mai interrotta!Il numero esiste ed è a me intestato seppure io non abbia mai usufruito del servizio nè la rete mi sia stata attivata! Chiedo delucidazioni, l’operatore è confuso e nega di una disdetta con ricevuta di ritorno quando è palese gli sia arrivata data la testimonianza ritrovata nella mia cassetta postale. Mi girano un addetto dell’amministrazione che mi spiega che procederanno a breve nella disattivazione e che non c’è bisogno io renda nulla all’azienda: le fatture sono annullate. Tiro un sospiro di sollievo ma a Settembre non solo mi arriva una prima lettera di reclamo da parte di una sedicente agenzia di recupero crediti ma anche una terza fattura che ammonta alla stratosferisca somma di 260 EURO!!! Leggo sconvolto i dati e mi accorgo che vogliono farmi pagare non solo le fatture di un servizio mai ottenuto ma anche i costi di disattivazione che proprio non mi competono dato che ho disdetto nei 14 giorni previsti. Chiamo l’assistenza, non sanno cosa dirmi, mi consigliano di fare un fax ma non vengo ascoltato. Oggi l’episodio che mi ha convinto a denunciare quanto avvenuto:mi contatta un’arrogante signorina del recupero crediti che poco gentilmente mi invita ad andare a quel paese solo perché oso ribadire i miei diritti, rifiutando di pagare un servizio di cui NON HO MAI USUFRUITO e per il quale ho subito disdetto nei tempi previsti. Chiedo il vostro aiuto perchè mi trovo costretto da una massa di incompetenti che popolano il mondo TIM a cambiare idea su questa compagnia. In attesa di un responso vi ringrazio.
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