Reclamo N° 67985

Lorenzo
18 Ottobre 2017
Spettabile Unione Nazionale Consumatori, Vi scrivo per segnalare un problema avuto con TIM relativamente a disservizi internet. Premetto che ho già inviato un reclamo a TIM (prima telefonicamente e successivamente a mezzo mail), senza però ricevere alcun tipo di risposta. Qui di seguito la ricostruzione di quanto accaduto. Il numero di telefono a cui faccio riferimento è 340.1465251, intestato al sottoscritto, Gregori Lorenzo. Sono passato a TIM da WIND a luglio 2017 e tra agosto e settembre ho ricevuto diversi addebiti non giustificati, a fronte della promozione attiva sul mio numero, che prevede 10 G di traffico dati e minuti illimitati al costo di 10 Euro/4 settimane. A settembre mi sono visto addebitare 8 Euro con causale “Servizi/Tim Prime/Altro” e dopo aver contattato il servizio clienti TIM ho scoperto trattarsi di servizi a contenuto non richiesti (tale gestore PUREBROS), di quelli che si attivano celatamente durante la navigazione. Mi è stato negato il rimborso che avevo richiesto poiché decorso il termine per farne domanda, dal momento che a quanto pare i suddetti servizi a pagamento si sarebbero attivati ad agosto. Contesto tutto ciò perché dal mio punto di vista la notifica di addebito è arrivata il 6 settembre, a distanza di molti giorni dall'attivazione del servizio. Come utente, prima del 6 settembre, non potevo esserne a conoscenza e quindi ritengo inaccettabile la contestazione di scadenza dei termini di richiesta di rimborso. In aggiunta al danno economico la beffa di sentirmi proporre dall'operatore TIM la disattivazione di questo tipo di contenuti, attivando una sorta di protezione. Mi sembra poco etico che TIM riconosca la "pericolosità" di questi servizi ma ne consigli la disattivazione solo ex post, a danno ricevuto. In seconda battuta, in data 12 e 14 settembre, ho ricevuto due addebiti rispettivamente pari a 3,56 Euro e 5,83 Euro con motivazione “connessione dati”. In quei giorni mi trovavo, senza mai averne abbandonato il territorio, in Grecia (isola di Kos) e ho usufruito della liberalizzazione dei servizi dati in roaming in Europa (in applicazione del Regolamento UE n. 531/2012). Mi trovavo insieme alla mia compagna, anche lei cliente TIM, la quale ha regolarmente navigato e telefonato senza ricevere alcun addebito ingiustificato. Ho immediatamente contattato il 119 e gli operatori TIM mi hanno riferito che, stando le circostanze di cui sopra, evidentemente doveva essersi verificato un aggancio dalla Turchia, le cui coste sono molto vicine a quelle greche. È stata aperta una pratica di reclamo (rif. 1-31834318369), conclusasi il 21/09/2017, con il solo riconoscimento del rimborso relativo al superminimo, pari a poco più di 2 Euro. Ho fatto presente a TIM che mi ritengo completamento insoddisfatto da questo trattamento, chiedendo gentilmente di riesaminare la questione, poiché in meno di un mese mi sono visto addebitare ingiustificatamente la somma di 17,39 Euro, ma ad oggi (18/10/2017) non ho ricevuto alcun tipo di risposta. Proprio a seguito di questo silenzio da parte del mio gestore telefonico ho deciso di contattarVi per provare a far valere le mie ragioni di consumatore informato e consapevole, a mio avviso penalizzato da questi addebiti non richiesti, contro i quali non ho potuto esercitare alcun tipo di difesa. Grazie dell'attenzione, Lorenzo Gregori
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