Rosanna
26 Aprile 2017
A novembre 2016 decidiamo di passare da Tiscali a Tim. Tim dice di farsi carico degli adempimenti della migrazione e sul sito di Tiscali c'è scritto in caso di attivazione della procedura di migrazione non bisogna inviare disdetta del contratto. Dopo qualche giorno Tim per telefono ci informa che non è possibile portare il numero da Tiscali a Tim per imprecisati motivi tecnici. Accettiamo di cambiare numero e chiediamo rassicurazioni sulla disdetta della vecchia fornitura. Il servizio clienti Tim ci rassicura che penseranno a tutto loro e da dicembre comincia la fatturazione Tim mentre il vecchio numero Tiscali non è più utilizzato. Disattiviamo l'addebito bancario per Tiscali ma ci arrivano due fatture. Dopo lughissime attese riusciamo a parlare con un operatore Tiscali che dice che non risulta disattivazione e consiglia di inviare raccomandata AR della disdetta che facciamo a marzo 2017. Chiediamo a Tim come mai non è stato fatto quanto promesso ma non ci danno risposte chiare nonostante diversi tentativi. Lunedì 24 aprile riceviamo da avvocati Tiscali una lettera in cui ci ingiungono di pagare le fatture non dovute (104,89 euro) ed una nuova fattura di Tiscali per la parte da pagare prima della disdetta che abbiamo inviato a marzo (12 euro). Ora non sappiamo come agire, se verso Tiscali o verso Tim. Non vorremmo pagare perché ci erano state date assicurazioni da parte di Tim che non sono state mantenute. Però visto l'importo non vogliamo neanche agire tramite avvocati per le spese legali. Chiedo consiglio, grazie.
