Reclamo N° 167470

Maria
24 Ottobre 2019
Contratto attivato in data 23/06/2017. Il servizio fornito è sempre stato di pessima qualità, con velocità trasmissioni dati bassissime e molteplici interruzioni totali (voce + dati) di durata inusitata: su un periodo di 385 giorni (dal 23/06/2017 al 10/07/2018 la linea e' rimasta inattiva per ben 85 giorni. Dopo molteplici reclami verbali, presa visione di quanto stabilito dai regolamenti AGCOM, si introduceva una domanda di indennizzo in data 11/07/2018. Nella sua risposta del 24/07/201, il servizio clienti Tiscali preannunciava "indennizzi e recupero canoni”, che in realta' non hanno mai avuto luogo. Alla fine di Luglio 2018, si riceveva invece una telefonata da parte dello stesso servizio clienti Tiscali, che dichiarava scaduta l'offerta a suo tempo sottoscritta (che prevedeva un canone scontato di 19,95 EUR al mese "per sempre") ed affermava che, per conservare la mia numerzione, avrei dovuto versare un nuovo canone mensile piu' oneroso. Respingevo quindi decisamente quanto prospettato da Tiscali, che mi parve di natura che potrebbe definirsi "ricattatoria" e, dopo alcuni giorni, constatavo che il servizio sottoscritto era stato integralmente disabilitato, senza alcuna ulteriore comunicazione da parte di Tiscali. Dopo circa un anno da questi fatti, il 22/07/2019 ricevevo da parte della Gestione Rischi Srl una comunicazione nella quale mi si invitava a saldare fatture emesse da Tiscali SpA relative a periodi successivi al distacco della fornitura. Mi attivavo immediatamente, inviando una nuova lettera a Tiscali nella quale contestavo la richiesta di pagamento e reiteravo la mia domanda di indennizzo del 11/07/2018, lasciata inevasa. Nella sua succinta replica inviata per e-mail il 01-08-2019h, il servizio clienti Tiscali faceva due affermazioni sorprendenti: - a) Che l'indennizzo da me reclamato sarebbe stato incluso della fattura Tiscali 181547954 del 2 Luglio 2018. -b) Che il contratto non sarebbe cessato al fine di Luglio 2018, ma sospeso per insolvenza per mancato pagamento fatture. Queste due affermazioni, come si puo' facilmente evincere dalla citata fattura sono palesemente non veritiere. Tra l'altro, se all'epoca il servizio fosse stato effettivamente "sospeso per insolvenza", senza preavviso ed in presenza di indennizzi non corrisposti o compensati, si configurerebbe quanto previso dall'Art. 4 dell' Allegato A alla delibera n. 73/11/CONS. Una istanza di conciliazione sottomessa presso AGCOM ConciliaWeb Lazio in data 21/08/2019 è rimasta sin da allora " in attesa di convocazione udienza".
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