Reclamo N° 138244

Gent.mi, tute le utenze erano intestate da anni a mia mamma che da marzo 2009 è stata colpita da una grave patologia sia all encefalo che apparato neurologico rendendola invalida al 100 % (riconoscimento Inps ed Asl da gennaio 2014) e deceduta a novembre 2017. Per la telefonia eravamo da anni clienti con Tim per rete fissa e web ed il contratto scadeva a fine luglio 2016. Abbiamo ricevuto una telefonata con cui siamo informati che Tim non intende rinnovare il contratto e ci invitano (obbligano) a passare a Tiscali, quale azienda gestita da Tim. Ingenuamente ha risposto mio papà dato che io ero a lavoro e mamma non era autosufficiente. Ci accorgiamo dell inganno ed informiamo subito l'amministrazione di Tim che smentisce di averci fatto chiamare e che, anzi considerandoci buoni clienti non hanno motivo di escluderci. Pari risposta da Tiscali da cui ci confermano che nessuno di loro ha cercato clienti in quel modo. Tuttavia dall'amministrazione di Tiscali si sostiene che esiste la telefonata registrata che fanno valere come oggetto per il recupero del credito. Presento denuncia di cui, da quasi 3 anni non ho più avuto notizie. Sbrigo la vicenda da me e non ricevo più notizie. Pochi giorni prima di Natale 2018 riceviamo una A/R da un presunto recupero crediti che, per conto di Tiscali, ci chiede 1119 euro allegando fatture. Orbene non esiste un contratto firmato ne tanto meno è stato fatto allaciamento di linea telefonica a Tiscali poichè è stata ripristinata la rete con Tim in pochi giorni; non esiste firma ne altro consenso di mia madre che non era in grado di intendere e volere; non è perseguibile un defunto ma ancor più stupisce che chiedono una somma mai documentata prima ne attraverso bollette ne in altri modi e la richiesta giunge dopo 2 anni e mezzo. Ora anche Tim ci chiede spese sostenute per la vicenda ma l'aspetto più importante è chiudere con Tiscali che si basa, a mio parere, sul nulla. Resto in attesa di Vostro cortese cenno. Cordiali saluti.