Dario
23 Luglio 2020
In gennaio 2020 ho richiesto a TIM il trasloco della mia linea fissa da Tiscali a Tim.
L'attivazione TIM è avvenuta il 12/02/2020.
Successivamente mi è pervenuta una fattura Tiscali datata 02/03/2020 per il periodo 01/03/2020-30/04/2020.
Il 20/03/2020 ho inviato una PEC a Tiscali invitandoli ad emettere nota di credito per la fattura di marzo/aprile e chiedendo istruzioni per la resituzuone del modem.
Il 14/04/2020 mi è arrivato un sollecito di pagamento per la fattura e nella stessa data ho inviato un'altra Pec riproponendo la mia precedente.
Dopo ancora mi è pervenuta un'altra fattura Tiscali, datata 02/05/2020 per il 01/05/2020-31/05/2020.
Il 19/05/2020 mi è arrivata comunicazione da Tiscali che hanno provveduto alla cessazione del servizio (3 mesi dopo).
In data 07/06/2020 ho restituito il modem come richiesto ed ho inviato tramite Pec copia della lettera di vettura.
Il 20/07/2020, tramite posta normale, mi è arrivato un sollecito, datato 02/07/2020, al pagamento delle 2 fatture in questione, con minaccia di ricorrere all'autorità Giudiziaria bla bla bla...
Oggi, 23/07/2020, ho telefonato, come indicato su detto sollecito, al 130 per cercare di chiudere la faccenda.
Dopo vari tentativi ed un'attesa di oltre 15 minuti, un'operatrice, tale Valentina, in maniera sgarbata mi ha detto che ho dato disdetta il 19/05/2020 e che quindi dovevo pagare.
Le ho spiegato che non posso pagare per un servizio che non mi hanno più dato dal 12/02/2020 e che io non ho mai dato disdetta, visto che il trasloco di linea è stato fatto con la TIm, senza un mio intervento diretto.
Mi ha detto che non sono affari loro e che devo rivolgermi alla TIM per farmi rimborsare.
A parte la sgradevolezza e maleducazione dell'operatrice, che non sono riuscito a trasmetter econ questa mia, a questo punto vorrei un consiglio su come operare senza perdere troppo tempo, soldi e salute mentale.
Grazie
