Sil
08 Novembre 2023
Il giorno 5 Novembre 2023 con un gruppo di persone, sbarchiamo al porto Isola bianca di Olbia, prendiamo il bus ASPO delle 7.35 e scendiamo alla fermata della stazione dei treni Terranova, dopo aver percorso altri poco più di 350m a piedi. Arrivati notiamo che la biglietteria è chiusa e l'automatico è rotto. in 3/4 minuti arriva il treno numero: 4751 delle 8.00 direzione Cagliari. Raggiungiamo immediatamente il controllore con numero di matricola: 2944405. Lo avvisiamo del disservizio. Lui offre la possibilità di acquistare il biglietto con il sovrapprezzo di 5 euro. Io mi rifiuto poichè è esattamente il doppio del prezzo regolare della mia tratta, e in più è un disagio creato dalle Ferrovie dello stato, non di certo dai passeggeri. Chiedo di poterlo fare online, con orario diverso, ma stesso prezzo. Il controllore rifiuta. Chiedo allora di poterlo fare alla stazione di Chilivani, dove devo scendere. Ancora rifiuto. Cerco di spiegargli l'ingiustizia dlela cosa e la mia volontà di pagare il biglietto, ma con prezzo giusto. Decide di fare verbale e intimorendomi di chiamare la polizia mi chiede i documenti. Chiedo anche di farmi scendere alla stazione successiva senza dover stampare la multa. Rifiuta categoricamente e va avanti con le sue pretese. Davanti alla sua insistenza consegno la mia carta d'identità. Lui va via, al ritorno mi chiede di firmare il verbale di più di 65Euro e mi fa scendere alla stazione di Monti-Telti, in mezzo al nulla e isolata dal paese. Assicuratosi che io abbia abbandonato il treno e attraversato i binari, in modo ironico mi chiede se voglio un passaggio per la stazione di Chilivani, dove sarei dovuta scendere inizialmente. Rifiuto sentendomi offesa e cerco una soluzione chiedendo a qualcuno di venirmi a prendere. Non avendo testimoni che conosco il giudice di pace mi ha spiegato la difficoltà della mia posizione. Ho cercato di contattare trenitalia ma il nuemro di assistenza non risponde. ho compilato un modulo online, ma non ricevo risposta. ora spedirò una lettera, ma sento fortemente il disagio del danno e della beffa nei miei confronti e in quelli di chi ha dovuto pagare in silenzio.
