Reclamo N° 308309

Elena
23 Settembre 2023
Salve mi chiamo Elena e sono una ragazza di 30 anni che ha subìto più volte abusi e maltrattamenti sui convogli Trenitalia, abusi e maltrattamenti che intendo denunciare. Ma prima di passare alla denuncia privata, quindi tra le parti in causa, vorrei segnalare questa vicenda da me vissuta pubblicamente per sensibilizzare la gente su un problema ormai annoso del quale nessuno si è mai occupato: l'abuso di potere dei "pubblici ufficiali" e delle forze dell'ordine in Italia. Il capotreno può essere considerato parte delle forze dell'ordine? Non lo so, ma è sicuramente un pubblico ufficiale e come tale ha dei diritti, delle agevolazioni, ma anche dei doveri nei confronti del passeggero, doveri che spesso vengono ignorati impunemente e giustificati dalla divisa. Qualche giorno fa, metà settembre 2023, sono salita su un Intercity notte da Lecce a Bologna, sul quale l'aria condizionata era sparata al massimo, tanto da farmi battere i denti. Ho avvisato il capotreno e altri suoi colleghi che passavano per il corridoio senza fare nulla in proposito, e mi è stato detto che avrebbero preso provvedimenti, cosa che non è stata fatta assolutamente. Le ore continuavano a passare, la temperatura è scesa molto e mi è venuto un forte mal di testa. Finalmente sono scesa, ma l'aria condizionata e rimasta tale e quale fino alla fine del mio viaggio. Sul treno del ritorno, sempre la stessa linea, Intercity notte, questa volta in senso contrario, da Bologna a Lecce, è successa la stessa cosa, aria condizionata al massimo e nessuno che faceva niente; in generale si sono pure indispettiscono pure quando glielo fai notare, come se non fosse un diritto quello di avere un viaggio confortevole. Fatto sta che, una volta scesa dal treno, mi è venuta la febbre e l'otite, e ora sono qui con la Tachipirina (forse dovrò fare anche un ciclo di antibiotico). Gli abusi però non finiscono qui: nel treno summenzionato da Bologna a Lecce, appena salita, mi si è avvicinato il controllore per visionare il biglietto, ma quando ha sentito che avevo fatto quello elettronico, con il check in, altra diavoleria che si sono inventati di recente e che non serve ad altro se non a creare ulteriore confusione, mi ha detto che non c'era bisogno di visionarlo ed è andato via. Alle 6 del mattino, molte ore dopo, quando stavo riposando seduta nel mio posto, è arrivata una sua collega che voleva controllare il biglietto. Le ho fatto notare, mentre glielo mostravo, che era già passato il collega la sera prima a controllare e che aveva detto che andava tutto bene. La signora in questione si è rivolta nei miei confronti con un atteggiamento inaccettabile, mi ha trattato come fossi una criminale, dicendo che era colpa mia che non avevo esibito il biglietto in modo corretto, e che comunque loro hanno tutto il diritto di chiederti il biglietto quante volte vogliono (peccato l'abbia richiesto più volte solo a me). Le ho fatto presente che il biglietto lo avevo fatto regolarmente ed esibito altrettanto regolarmente, e che quindi l' errore non era mio, ma che avevo tutto il diritto di riposare ed essere lasciata in pace visto che avevo pagato. Al che, con estrema maleducazione e impertinenza mi dice che se voglio riposare posso prenotare le cuccette la prossima volta. Allora, io venivo da un viaggio per problemi di salute gravi, avevo bisogno di riposare e sinceramente questo attacco gratuito da parte di un ufficiale pubblico non è tollerabile, men che meno di fronte alla mia collaborazione e di fronte agli errori palesemente loro. Questa volta la signora è stata fortunata perché mi ha preso alla sprovvista, ma la prossima volta se succede con lei (alla quale suggerisco di seguire corsi di gestione della rabbia e di contatto con il pubblico) o con qualcun altro, chiederò le generalità e procederò alla querela per abuso di potere e maltrattamenti. Io pago il biglietto, rispetto le regole sul treno e non accetto: A) di veder venire meno i miei diritti di un viaggio in sicurezza e comfort adeguati; B) di veder violata la mia dignità di essere umano e di venire aggredita come fossi una delinquente. Penso che Trenitalia come azienda stia ormai sull'orlo del fallimento, quindi non me la prenderó più di tanto, proverò a mandare un reclamo formale inerente a questa vicenda a loro nei prossimi giorni, ma non mi aspetto una risposta concreta, altrimenti avrebbero già preso provvedimenti con tutte le denunce e i reclami che hanno ricevuto finora da altre persone che lamentano i miei stessi problemi. Intanto da ora in poi eviterò di usufruire del servizio di trasporto ferroviario statale, optando per altre soluzioni offerte dal mercato, che in tal senso è sempre più prolifico. Però appena dovesse ripresentarsi un abuso simile provvederò a denunciare e richiedere il pagamento dei danni fisici e morali, per cui che non facciano tanto gli spavaldi. Loro hanno diritti e doveri come ce li abbiamo noi, e mi auguro che sempre più persone denuncino accadimenti tali, per poter assicurare alle persone oneste e rispettose, ma anche alle future generazioni, una società migliore e più sicura.
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