Carlo
19 Maggio 2024
L'accesso al mio account LinkedIn è stato limitato per "prevenzione".
Non si sono verificate violazioni della policy di LinkedIn e l'account non è stato violato.
Mi sono trasferito in un altro paese e, come fanno tutte le persone normali, dopo un po' ho cambiato la password. Ho anche attivato l'autenticazione a due fattori tramite il mio numero di telefono, il quale era già registrato sul sito.
Ora dicono che il mio account è stato bloccato "temporaneamente" per "prevenzione" e che l'unico modo per sbloccarlo è presentare a una società terza i miei documenti di identità rilasciati dal governo e non ho alcuna intenzione di presentare dati sensibili e privati a una società terza, né tantomeno mi rivolgerò a un notaio italiano, con tanto di spese associate, come suggerito da loro, per rimediare a un errore commesso da LinkedIn.
Non ho ricevuto alcuna e-mail da LinkedIn che mi informasse su cosa stesse accadendo, su quali basi stessero adottando tali misure e per quanto tempo il blocco rimarrà rimasto se non avessi voluto procedere con il loro metodo. Già solo questa è una violazione dei loro stessi termini di servizio.
L'unica cosa che sono riuscito ad ottenere da loro è sostanzialmente un ricatto, dal momento che non mi hanno dato altre scelte se non le due sopra citate (ricordo che ho il mio numero di telefono con l'autenticazione a due fattori attivata, quindi dovrebbe essere abbastanza facile confermare la mia identità) e non hanno neanche intenzione di pagare le spese notarili necessarie.
La risposta ricevuta per quanto riguarda la durata del blocco dell'account è che con "temporaneamente" intendono "indefinitamente".
Contattata l'assistenza di LinkedIn, l'unica risposta ottenuta è un copia-incolla delle loro normative (che ripeto, hanno violato, quindi condividerle è darsi la zappa sui piedi) e un link per l'invio del documento di identità.
Di fatto, il loro, è un tentativo di Phishing dei miei documenti.
