Reclamo N° 190208

Angelo
05 Maggio 2020
Buongiorno, sono un docente di tecniche di massaggi, ho 56 anni, dal 2015 e dopo la separazione mi occupo io del pagamento sia del mutuo che degli altri due finanziamenti in essere, ammetto che spesso mi sono trovato in difficoltà pagando in ritardo, ma di certo dovendo corrispondere degli eventuali interessi che puntualmente mi sono stati addebitati. Tuttavia, nonostante le difficoltà, ho sempre pagato il dovuto. Dall'emergenza COVID 19, ho sospeso i pagamenti, ovviamente non per dispetto, ma perché non ho la possibilità economica di onorare tali impegni. Dall'uscita del decreto "CURA ITALIA" mi sono attivato per ottenere la sospensione del mutuo prima di ogni cosa e dei finanziamenti se fosse stato possibile. Dopo essere andato direttamente presso l'Unicredit di Novi Ligure, la dove ho la mia posizione bancaria, mi è stato detto che non potevano fornirmi indicazioni in quanto non avevano comunicazioni in merito, fino al giorno in cui dopo varie sollecitazioni, mi è stato fornito un numero verde da chiamare. Detto fatto, al telefono ha risposto una signora estremamente gentile, che rispondendo da casa sua, ha cercato perfino di consolarmi, concludendo che avrebbe passato la richiesta alla mia banca e che presto avrebbero preso un appuntamento. Mentre i giorni passavano aumentava anche l'emergenza di questa pandemia, ma la mia situazione continuava a rimanere nel limbo. Finché una mattina dalla finestra vedo uno dei responsabili con cui a suo tempo avevo condiviso delle lezioni di spinning, esponendo il problema mi disse che si sarebbe interessato per capire. Dopo un solo giorno finalmente ricevetti la tanto attesa telefonata dalla direttrice della filiale, e con tono piuttosto scocciato (posso immaginare il fastidio procuratole), mi disse che non poteva occuparsi direttamente del PROBLEMA in quanto la rata del mutuo del mese di MARZO non era andata a buon fine ( non nascondo le mie perplessità)... e che la cosa sarebbe stata PASSATA alla competenza della sede centrale di Milano. A oggi 05 maggio 2020 sono ancora in attesa che qualcuno mi mostri considerazione, mentre quasi ogni giorno ricevo telefonate per i mancati pagamenti che non solo non capiscano che ho a malapena i soldi per fare la spesa, grazie al contributo dei 600€ che mi sono arrivati, ma mostrano l'insensibilità di chi anche se deve fare il suo lavoro di recupero crediti, dovrebbe farlo senza quella velata minaccia del "doverne subire le conseguenze". Mi scuso per lo sfogo, una partita iva che forse non riuscirà più ad aprire. Angelo B.
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