Reclamo N° 147316

Mirella
12 Aprile 2019
Sabato 1 dicembre 2018 mia madre ottantenne, di Roma e correntista all'Unicredit di P.za Morelli, è andata a prelevare € 200,00 nella filiale di Largo La Loggia, che è dotata di 3 ATM. Uno esterno e due interni con accesso libero. Mentre mamma prelevava, sono entrate due persone straniere. una si è posizionata nell'ATM vicino al suo e l'altro dietro di lei. Dopo aver preso i soldi, attendeva la restituzione del bancomat che l'ATM non restituiva. Dopo qualche minuto, il tizio dietro a lei le suggeriva insistentemente di digitare nuovamente il PIN, cosa che a lei pareva strana. Tant'è che lei, alla fine, senza naturalmente farsi vedere, lo ha fatto e la carta è stata effettivamente restituita dall'ATM. Subito dopo è uscita, come si può notare dalle riprese della telecamera di sicurezza della banca. Dopo 2 minuti dal primo avviso SMS del prelievo di € 200,00, ne ricevette un altro, per il prelievo di € 1.800,00, che lei ha letto solo in macchina. Si è precipitata di nuovo agli ATM ma ovviamente non c'era più nessuno. Alla Polizia, intervenuta subito su sua chiamata, non è però risultata nessuna manomissione. Il prelievo indebito è risultato essere stato effettuato nell'ATM vicino a quello di mia madre. Un caso di clonazione conclamato con il prelievo di una somma (rimanenza del massimale assurdo di € 2.000,00 giornaliero che è in default al rilascio dell Carta di debito) che, l'assicurazione dell'UNICREDIT, cui è stata fatta domanda di rimborso, ha rimborsato e poi ri-prelevato per ben 4 volte, ogni volta apportando motivazioni diverse. Ora tutto tace
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