Reclamo N° 115981

Andrea
29 Agosto 2018
Salve, vi contatto per chiedervi aiuto su ciò che è successo a mio padre, un signore di 79 anni. Stando a quanto mi ha raccontato, io non ero presente, si è recato alla sua banca di fiducia di un piccolo paese (unicredit) e tramite il consulente finanziario doveva sistemare i suoi depositi in quanto erano prossimi ad una scadenza. Stiamo parlando di oltre 100 mila euro. Ovviamente mio padre stava solamente cercando di sistemare i suoi depositi con un sistema sicuro e che magari gli avrebbe fruttato alcuni interessi. Il consulente, dopo aver rivenduto dei btp acquistati da un precedente consulente finanziario, inizia a fare delle "manovre" e mentre mio padre chiedeva cosa stesse facendo lui non faceva altro che rispondere "non ci pensare, ci penso io, ci penso io". Mio padre insisteva "ma cosa fai, che stai combinando?" e la risposta era medesima "non ci pensare, non ci pensare". Poco dopo li fece mettere firme ovunque, mio padre racconta di essersi anche stancato dal numero di firme che stava mettendo. Un paio di mesi dopo torna chiedendo cosa avesse realmente fatto e di fargli un riepilogo di dove fossero finiti i suoi fondi. Gli stampa un rendiconto di 8 azioni (tra cui un 30% della stessa unicredit) e mio padre si rende conto che mancavano 5 mila euro. Chiese spiegazioni ma non gli diede risposta, anzi gli risposte "forse sono tornati nel conto corrente".. A questo punto dopo aver chiesto ad un suo conoscente esperto in finanza, gli fa notare che questi 5 mila euro erano tutti di commissioni. commissioni delle quali lui non era assolutamente stato informato, altrimenti si sarebbe chiaramente rifiutato di fare un investimento che gli avrebbe fatto perdere in partenza questi soldi. Il problema ora si è aggravato in quanto i titoli stanno scendendo ancora e rivenderli ora significa perdere ulteriori soldi. Di questa storia ne sono venuto a conoscenza solamente da poco in quanto fuori paese per i miei studi universitari. Andando a parlare col direttore (in quanto ormai mio padre non vuole assolutamente più parlare con il consulente) non ci fornisce chissà quale supporto alludendo solamente alla competenza del consulente finanziario e a nulla di fatto. Mi chiedo a questo punto come procedere in quanto mio padre, anche se il consulente gli ha fatto firmare tutta l informatica ed una infinità di fogli, lui non era assolutamente consapevole di ciò che è stato fatto con il suo denaro portando ad acquistare queste azioni praticamente con l inganno. 1) non era assolutamente a conoscenza che avrebbe acquistato dei titoli finanziari 2) non era a conoscenza dei rischi che si incorrono nell acquisto di titoli 3) non è stato informato delle commissioni che gli sarebbero state applicate dalla banca 4) il tutto è avvalorato dal fatto che è una persona di 79 anni e con un grado di istruzione bassissimo (quinta elementare) e di un lavoro che nulla ha a che fare con gli strumenti finanziari (agricoltore) Non ci siamo ancora rivolti ad un avvocato, nè chiesto al direttore di eventuali rimborsi in quanto mio padre si sente comunque non tutelato in quanto ha firmato tutta l informativa e tutti i vari consensi. Mi chiedo a questo punto se è comunque possibile darci una mano per dimostrare che mio padre è stato portato con l inganno all acquisto di questi titoli e di riuscire a riavere un rimborso oltre a cercare di capire se è il caso di rivendere il prima possibile le azioni prima che scendano ancora di valore e magari poi procedere con una richiesta di risarcimento per tornare al valore iniziale del capitale investito. Grazie infinite.
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