Reclamo N° 64379

Alfonso
25 Settembre 2017
1. Il contratto è stato sottoscritto in data 23 aprile 2017 e dal sette maggio 2015, è stato attivosia con la linea telefonica che con l’ADSL; 2. che in quei ventitre giorni, circa, di maggio vi sono state continue interruzioni sia della linea ADSL che telefonica, come dimostrano le continue telefonate (registrate) che vi risultano certamente. 3. Che da sabato 23 maggio non si è potuto ne operare su internet ne effettuare telefonate, tempestivamente il guasto è stato segnalato, tant’è che lunedì 25, su intervento di vs. tecnici, è stata cambiata la Vodafone station perché mal funzionante; 4. Che è stata sostituita con una nuova Vodafone station senza alcun risultato; 5. Che Per eliminare ogni dubbio lo scrivente ha fatto collegare, dal proprio tecnico, la station con un cavo volante (suggerito sempre dai vs tecnici) al fine di verificare eventuali disturbi. Il risultato di tutto ciò, considerato anche le ulteriori spese sostenute, è stato che la linea èra di per se altamente instabile e non utilizzabile per come avrebbe dovuto essere; Per quanto sopra, sconcertato dal continuo mal funzionamento del servizio, lo scrivente ha dovuto disdire il contratto in data 31 maggio 2015, ( vedi copia della lettera allegata inoltrata alla Vodafone). A seguito di disdetta il sottoscritto è stato raggiunto telefonicamente da un coll center (era la seconda decade di giugno 2015), il quale confermando di aver risolto il problema della linea, di recedere dalla disdetta. Con la linea ADSL, mai funzionante fino a 20 mega (come da contratto) è trascorso un anno (con lamentele telefoniche continue, regolarmente registrate). In data 26 maggio 2016, lo scrivente è passato ad altro gestore previa comunicazione alla Vodafone. Nel mese di agosto 2016 viene fatta recapitare al sottoscritto la fattura finale del contratto (si allega copia). Tale fattura conteneva oltre i consumi ultimi i seguenti importi: 1. un corrispettivo per il recesso anticipato di € 259,07. Tale importo non è dovuto (vedi decreto Bersani), al massimo va applicata una penale di € 45,00.; 2. Un corrispettivo per deposito cauzionale di € 50,00. Tale importo non dovuto in quanto tutte le fatture erano canalizzate su conto bancario; Per cui sull’importo rimasto va calcolata l’IVA secondo legge. 3. Nel dicembre 2016 perviene un’altra fattura dalla Vodafone con uno sgravio di € 96,54. Non si capisce se è un rimborso, mai avuto, un ricalcolo della bolletta sopra citata di € 492,48. Certo la Vodafone non ha dato seguito al rimborso o ricalcolo. Certo di aver chiarito la propria posizione, lo scrivente resta in attesa di una nuova fattura calcolata secondo legge.
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