Reclamo N° 49320

Gualtiero
14 Maggio 2017
in seguito alla comunicazione di variazione unilaterale delle condizioni di contratto, ricevuta tramite sms il giorno 19 aprile 2017, ha contattato in più riprese il servizio clienti dell'operatore ricevendo informazioni errate circa le opzioni che avrebbe potuto esercitare per evitare di pagare un ulteriore canone associato al piano base. In particolare, avendo il sottoscritto in corso un offerta con terminale a rate, veniva informato che un eventuale disdetta avrebbe comportato per questo il pagamento di un corrispettivo per recesso anticipato oltre tutte le rate a scadere in un unica soluzione. Per non incorrere in quella penalizzazione veniva indicata dallo stesso servizio clienti l'unica alternativa possibile, ovvero quella di migrare ad altro piano più oneroso ma che non comporta canone ricorrente, cosa che veniva fatta direttamente dal web secondo le istruzioni ricevute. Avendo appreso dagli organi di stampa che al contrario si sarebbe potuto recedere dal contratto con l'unica obbligazione di continuare a pagare le rate del terminale, lo scrivente richiamava il servizio clienti, ma veniva negata questa possibilità in forza del cambio di piano operato in seguito alle ingannevoli informazioni ricevute precedentemente. Preso atto della cattiva fede dell'operatore Il sottoscritto ha quindi provveduto a inviare disdetta tramite pec e raccomandata data 07/05/17 e successivamente portava tramite in MNP verso altro operatore il numero telefonico in data 10/05/17, precisando nelle stesse i motivi della decisione e precisando l'intenzione di proseguire fino a scadenza il pagamento delle rate del terminale. In data 13/05/17 .Tramite un sms viene comunicato che è stata aperta aperta la pratica n.1048923126 e poco più tardi un'operatrice ha comunicato allo scrivente che la richiesta (continuazione pagamento terminale a rate) è stata respinta e che per effetto della MNP verranno addebitate tutte le penali, non riconoscendo alcun valore per le comunicazioni ricevute. Chiedo che l'operatore Vodafone venga immediatamente diffidato dall'emettere fattura con le penali annunciate e minacciate fino a esito di questo tentativo di conciliazione, e dopo l'accertamento dei fatti venga sanzionato, se riconosciute le mie ragioni, per aver fornito informazioni non veritiere, inducendomi volutamente ad errare allo scopo di privarmi dei miei diritti di cliente e consumatore, eludendo in questo modo quanto definito dall'art.70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche e nel tentativo di conseguire un ingiusto profitto in mio danno. Che conseguentemente mi venga consentito di pagare mensilmente le rate del terminale restanti senza altri obblighi come previsto dalla vigente normativa.
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