Reclamo N° 49809
Alfonso
22 Maggio 2017
Oggetto: contestazione fattura Vodafone
Mi fu fatta un’offerta Vodafone per ADSL + telefono fisso; accettai l’offerta.
Quando installai la Vodafone Station mi accorsi che tutti i telefoni fissi della casa dovevano essere collegati necessariamente alla Station, cosa che nella mia abitazione non poteva essere fatto; per tale motivo decisi di comunicare il ripensamento ai sensi dell’art. 52 del Codice del Consumo.
Il mio ripensamento, con richiesta di cessazione della linea e ritorno all’operatore precedente, è stato comunicato, correttamente, con il loro modulo, con lettera raccomandata, dopo 11 giorni dal ricevimento dei beni (Vodafone Station); quindi nei tempi utili.
Dopo che Vodafone ebbe ricevuta la mia raccomandata, mentre ero per strada, fui chiamato per telefono da una operatrice Vodafone che, dopo avermi chiesto le ragioni del mio ripensamento, mi chiese se confermavo quanto avevo comunicato con raccomandata o volevo pensarci ancora.
Io gli risposi che quello che avevo comunicato per posta lo ritenevo sempre valido; inoltre gli spiegai che il motivo del ripensamento era un problema tecnico.
Lei si dimostrò dispiaciuta per il problema che avevo avuto, mi invogliò a tentare di risolvere quei problemi tecnici che io gli ribadii non erano risolvibili e, nell’attesa del mio ritorno a Tim, mi offrì uno sconto totale del canone per il periodo che sarebbe trascorso fino al mio passaggio all’operatore precedente.
Dalla registrazione di quella telefonata, che ho richiesto a Vodafone, si sente che alla domanda dell’operatrice :” dichiara di lasciare attivo l’abbonamento alle condizioni che le ho descritto?” io rispondo: si.
Con quella dichiarazione il sottoscritto intendeva accettare le condizioni scontate, che tale operatrice mi aveva offerto fino all’avvenuto ritorno all’operatore precedente.
La registrazione vocale non comprende la parte iniziale di quella conversazione, quella parte in cui io confermavo quanto avevo comunicato con raccomandata, cioè la richiesta di ritornare all’operatore precedente (Telecom).
Ora Vodafone, con fattura, mi chiede di pagare € 270,53 per spese per recesso anticipato.
Ho inoltrato a Vodafone, con PEC, comunicazione di contestazione di tale fattura spiegando come sono andate le cose (quello che sto dicendo a voi).
Vodafone mi ha comunicato, per telefono, che con quella dichiarazione telefonica io ho annullato il ripensamento che avevo comunicato con raccomandata e pertanto devo pagare le spese per recesso anticipato.
Io non ho pagato la fattura e non ho intenzione di pagare perché credo di essere stato ingannato dall’operatrice.
Vi faccio questa domanda: se nelle condizioni contrattuali è previsto che la richiesta di recesso (o ripensamento) del contratto deve essere fatta in forma scritta con raccomandata, può un successivo colloquio telefonico, avvenuto nei termini sopra descritto, annullare una comunicazione scritta di ripensamento?
Come mi devo comportare?
Grazie
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