Reclamo N° 46695

Sabato 29 ottobre 2016 ricevo una telefonata da una operatrice Vodafone che mi propone il passaggio da Wind a Vodafone. Credendo che fosse una offerta vantaggiosa aderisco alla richiesta. Sabato 12 novembre parlo con mio figlio (che era stato fuori Firenze per lavoro per due settimane) e rileggendo la proposta vediamo che non ci convince e che in realtà è onerosa. Chiamo il mio operatore Wind per annullare la migrazione su Vodafone (ero ancora cliente Wind perché il servizio con Vodafone non era stato ancora attivato) Provo inutilmente a contattare Vodafone per sapere come poter esercitare il diritto di recesso ma, non essendo ancora cliente non riesco a parlare con nessun operatore. Lunedì 14 novembre provvedo a rispedire il modem ( ancora imballato) ed invio sia tramite pec sia tramite fax sia tramite raccomandata AR il recesso avvalendomi della facoltà prevista dall’art. 64 D.Lgs. 206/05 (“Codice del Consumo”), così come modificato dal D.Lgs. 21/2014 Giovedì 17 novembre mi accorgo che non ho più né il telefono né internet funzionante. Dopo innumerevoli telefonate fatte sia a Wind che a Vodafone mi dicono che devo fare la migrazione a Wind sottoscrivendo un nuovo contratto perché Vodafone , aveva ignorato la mia richiesta di recesso fatta addirittura prima che mi fosse attivato il servizio . Cosa che effettuo subito, ma nonostante questo sono restata senza telefono e senza internet fino al 16 dicembre. Adesso, oltre al danno di essere dovuta stare un mese senza internet e telefono mi vedo recapitare una bolletta da Vodafone di € 82,45 per recesso e vengo continuamente sollecitata al pagamento di tale fattura da parte di società per il recupero crediti. Inoltre mi viene anche recapitata una bolletta Wind di € 55, 34 per il distacco da Wind del 17/11/2016 Queste bollette sono legittime? Devo pagarle? Potete aiutarmi ?